di GIOVANNI MERLO
Luigi Bevacqua, recordman di mountain bike nel mondo e presidente della Società ciclistica “Gli Arditi”, ci consegna un retroscena su come e perché è nata la tappa del prossimo Giro d'Italia Mileto-Camigliatello. “Erano tanti anni che ci provavo – racconta - e finalmente l’anno 2019 mi porta fortuna. Da esperto del settore, mi dispiaceva vedere che in ogni passaggio del Giro d’Italia in Calabria vi fosse la solita passerella sulla costa del Tirreno, senza mai addentrarsi nel nostro bellissimo entroterra, e soprattutto nella spettacolare zona della Sila, dove si sarebbe potuta sviluppare una bellissima tappa adatta agli scalatori e trasmettere emozioni uniche, come sulle Alpi, sulle Dolomiti o sui Pirenei.
E cosi dopo tantissime conversazioni e considerazioni fatte negli anni passati con addetti ai lavori, finalmente a gennaio 2019 capisco che finalmente mi potevo esprimere con le persone giuste e competenti, esperte del settore ciclistico, per far comprendere il bisogno che questo sport aveva per la propria crescita e per la valorizzazione del nostro territorio. Era necessario far passare il Giro d’Italia nell'entroterra meraviglioso per farne ammirare le bellezze che lo circonda e che offre. Fu cosi che nello scorso mese di Giugno, ricordo che mi trovavo assieme a mia figlia a fare un'escursione in mountain bike sull’Aspromonte, precisamente sulla cima di Montalto a quota 2.000 metri, ricevetti una telefonata dal mio amico professore Domenico Bulzomì, ex presidente della Federazione ciclistica regionale e patron di mille corse, che mi dava una bellissima notizia: “il Giro d’Italia 2020 passerà per l’entroterra calabrese, con arrivo di tappa in Sila”. Mi disse che era ancora da definire la planimetria, ma in quel momento ero molto felice e onorato per averlo appreso per primo in Calabria.
Intanto nei mesi successivi, il professor Bulzomì, assieme a Pino Abate, stretto collaboratore del Presidente della giunta regionale Oliverio, e tutto lo staff dell’organizzazione del Giro pianificavano la planimetria definitiva del percorso. Nel tavolo di discussione i tracciati erano due ma da sceglierne era solo uno. Il mio amico Bulzomì, appena gli viene fornita la planimetria dei due tracciati, non perde occasione di fare la giusta scelta in mio, e suo favore, e inserire Tiriolo nel tracciato, (raccontandomi che aveva fatto di tutto per far passare la tappa per Tiriolo). E cosi venerdì 20 Ottobre nel corso di un'altra delle sue telefonate, mi comunicava che la tappa era stata designata e assegnata con partenza da Mileto, paese di origine del professore, con arrivo a Camigliatello della Sila, attraversando anche il mio comune: Tiriolo.
Dunque, venerdì 15 maggio 2020, il Giro attraverserà l’entroterra della provincia di Vibo, di Catanzaro e di Cosenza. Il mio intento ora, assieme ai miei amici, è di riuscire un giorno a far fare una tappa su Monte Botte Donato a quota 2.000 metri. Sperò un giorno di riuscirci e coronare quest’altro sogno. Intanto voglio porgere i ringraziamenti di cuore al consulente e collaboratore al settore Sport della Regione Pino Abate e al responsabile dello staff Tecnico della Fci Domenico Bulzomì. Ma soprattutto ringrazio colui che ha reso possibile economicamente, finanziando il passaggio del Giro in Calabria: il Presidente Mario Oliverio, che a mio vedere ha saputo investire bene sullo sport dando maggiore risalto e immagine alla nostra bellissima Calabria. Pochi giorni fa, con Pino e Mimmo, ci siamo incontrati nella Cittadella regionale per festeggiare la riuscita del nostro progetto. Ci siamo abbracciati perché finalmente siamo riusciti a coronare un sogno”.
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