Francesco Marando, 54 anni, di San Luca in Aspromonte, rinvenuto cadavere a Bovalino – nella Locride - nell’abitazione della moglie la sera di domenica scorsa, è stato assassinato con un colpo di pistola alla testa. A questa convinzione sono giunti gli investigatori, a conclusione dell’autopsia richiesta dalla procura della Repubblica di Locri. I carabinieri del Nucleo investigativo di Locri stanno ancora ricostruendo le fasi di quello che appare come un vero e proprio agguato contro il commerciante sanluchese, e, soprattutto, il movente che ha determinato il gravissimo fatto di sangue.
Gli avvocati Eugenio Minniti e Francesco Costanzo, che tutelano gli interessi della madre di Marando, della moglie e dei figli, intanto, in una nota pubblicata oggi dal quotidiano 'Gazzetta del Sud', hanno invitato “la stampa ad astenersi da commenti fuorvianti ed equivoci finalizzati alla 'valorizzazione' di inesistenti dissapori familiari e alla infondata connessione con altri eventi delittuosi accaduti nello stesso ambito territoriale”, come l’uccisione del pregiudicato Massimo Polifroni e il ritrovamento del cadavere all’interno della propria autovettura carbonizzata dell’allevatore 42enne di San Luca in Aspromonte, Antonio Strangio.
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