Commissariato a Diamante, SIULP Cosenza: "Era meglio un presidio fisso a Cetraro o Scalea"

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  26 novembre 2025 18:34

 

Qualche giorno fa l’Ufficio rapporti sindacali del Dipartimento della P.S. ha trasmesso alle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato lo schema di decreto per la costituzione, alle dipendenze della Questura di Cosenza, del Commissariato di P.S. di Diamante, definendone la natura, la sede (già individuata e che verrà presto consegnata per il completamento delle opere necessarie alla piena funzionalità dell’immobile), i compiti, la struttura ordinamentale, la dotazione di personale e mezzi e le loro modalità di assegnazione.

Un decreto di istituzione atteso e voluto e rivendicato anche dal SIULP all’indomani della soppressione del Posto Fisso di Polizia di Cetraro, dove era stato soppresso un importante presidio di legalità e di sicurezza proprio in uno dei territori più martorizzati dal crimine organizzato.

Si ricorderanno le coraggiose denunce e le pubbliche rivendicazioni SIULP di gennaio 2015 e dei mesi successivi.

SIULP Cosenza, oltre a ritenere sbagliate, infondate e volutamente illusorie le motivazioni poste alla base della soppressione del Posto Fisso di Cetraro (ne era stata anticipata la sospensione per incombente pericolo di frana sulla sede), nel contestare tale decisione, chiedeva proprio l’istituzione di un secondo Commissariato di P.S. da collocare lungo il popoloso ed esteso litorale tirrenico cosentino, per dare giuste risposte alle istanze di sicurezza dei cittadini.

Come sede avremmo preferito proprio Cetraro o in alternativa Scalea, per la sua densità di popolazione e per essere luogo nevralgico, soprattutto d’estate, per la sicurezza pubblica della vasta area urbana che comprende anche i vicini territori di Tortora, Praia a mare e San Nicola Arcella.

Ad ogni modo, salutiamo favorevolmente l’istituzione del Commissariato di P.S. di Diamante, ma contestiamo fermamente lo schema del decreto inviatoci, quale istituto dell’informazione preventiva, per le dovute osservazioni.

Prima di elencare alcune delle motivazioni poste alla base dell’odierna rivendicazione, facciamo memoria del comunicato stampa divulgato solo cinque mesi fa (27 giugno 2025) che ad ogni buon fine e per una migliore comprensione incolliamo all’odierno comunicato.

In tale documento evidenziavamo criticità di organico che, paradossalmente, letto lo schema, anziché migliorare peggioreranno ulteriormente.

La Polizia di Stato della provincia di Cosenza sta vivendo una crisi senza precedenti per i mancati avvicendamenti del personale.

Da anni il SIULP si sta battendo per scongiurare il calo degli organici in Questura, nei Commissariati di PS e negli uffici della Polizia Stradale, della Polizia Ferroviaria e della Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Le notizie degli ultimi giorni, di una recrudescenza criminale e di atti violenti nel territorio di Corigliano-Rossano, nella sibaritide, nel castrovillarese, nel cetrarese ed in altri luoghi della provincia, hanno destato allarme anche nelle confederazioni sindacali CGIL, CISL e UIL che, solo poche settimane fa, hanno incontrato il Prefetto di Cosenza per chiedere ulteriori misure che possano garantire maggiore sicurezza in tutta la provincia.

In tutto questo non possono passare inosservati gli accorati e ripetuti appelli dei Sindaci di Cetraro e di Corigliano-Rossano, preoccupati per la sicurezza dei propri concittadini e per le ricadute negative sul territorio di ogni atto di intimidazione e di violenza.

Il SIULP si è sempre battuto per rendere sicuri i territori e, quindi, attrattivi per gli investimenti, al fine di costruire il circuito virtuoso: sicurezza, investimenti, lavoro.

Un sistema dove le infiltrazioni delinquenziali possono essere meglio prevenute e, nel caso, più facilmente sopprimibili.

Con gli attuali organici della Polizia di Stato, non c’è da essere fiduciosi in un positivo cambio di passo nella lotta contro le ‘ndrine, il malaffare e la delinquenza comune, nonostante l’impegno e la competenza delle attuali Autorità di Pubblica Sicurezza.

Proprio per tali motivi, siamo rimasti basiti per le recenti esternazioni trionfalistiche di un paio di rappresentanti del Governo italiano e di uno di quello regionale.

Questi hanno esaltato l’operato del Governo e del Dipartimento della Pubblica Sicurezza per una prossima assegnazione nella provincia di Cosenza di dieci poliziotti.

E se non fosse di per sé una notizia tragica, sembrerebbe altro.

Come si può dire che l’assegnazione di dieci poliziotti aumenterà l’efficacia nella lotta al crimine e garantirà l’affermazione dello Stato nel controllo del territorio?

Nessuno di loro ha avuto la sensibilità politica di confrontarsi alla pari col Sindacato per capire cosa poteva significare per gli apparati della sicurezza questa prossima assegnazione di una decina di poliziotti.

Avremmo risposto che dieci poliziotti assegnati nemmeno copriranno il vuoto in organico lasciato dai circa trenta colleghi che nel corso dell’anno andranno in pensione, così come successo negli anni scorsi con un continuo decremento di poliziotte e di poliziotti in servizio, che inevitabilmente significa sempre minore presenza di personale nel controllo del territorio.

Avremmo risposto che l’erosione continua ed inesorabile di personale ha portato il Commissariato di PS di Castrovillari, che ha una giurisdizione ampissima che conta ben trentanove comuni (tra i quali la stessa città di Castrovillari, Cassano allo Jonio e tanti comuni del Pollino e dell’alto Jonio cosentino), opera con appena trentadue unità e da tanti mesi non garantisce quasi più il servizio della Volante ed è snervato per gli incessanti servizi di O.P. ai quali deve far fronte.

Avremmo detto che, analogamente, il Commissariato di PS di Paola, che ha una giurisdizione che comprende i territori dei comuni del litorale tirrenico cosentino, garantisce solo sporadicamente il servizio di Volante in città, con turni che spesso non lo prevedono affatto.

Avremmo chiesto, noi a loro tre, il motivo della previsione organica diversa del Commissariato di PS di Corigliano-Rossano, tra un po' ufficialmente elevato in prima fascia, rispetto ai Commissariati di PS di medesimo rango di Gioia Tauro, Siderno e Lamezia Terme, per i quali sono previste piante organiche mediamente più consistenti di circa venti unità in più, nonostante, sia per estensione che per popolazione, Corigliano-Rossano è più grande ed è anche sede di un Carcere di massima sicurezza.

Avremmo ribadito che la Questura di Cosenza, oberatissima, tra l’altro di innumerevoli servizi di Ordine Pubblico, fa fatica anche a coprire i servizi di vigilanza dei corpi di guardia e che recentemente questa incombenza viene assolta principalmente dal personale della Squadra Volante (fortunatamente solo fino a fine mese per una direttiva del Capo della Polizia che ha ordinato a tutte le Questure di non distogliere il personale di sala operativa e della Squadra Volante dai compiti di loro specifica competenza).

Avremmo detto che tantissimi operatori devono ancora usufruire del congedo ordinario del 2023, 2024 e 2025.

Avremmo sviscerato le problematiche della Polizia Stradale, che fa i salti mortali per assicurare almeno una pattuglia per tutto il litorale tirrenico e una per tutto il litorale jonico cosentino, a fronte delle due che, da sempre, dovrebbero operare su entrambi i litorali.

Avremmo detto che la Sezione non garantisce quasi mai un servizio esterno autonomo sulla tratta di competenza della SS 107, per causa di un organico ai minimi storici e che l’unico operatore che vi verrà assegnato non sposterà alcun equilibrio operativo.

Analogo ragionamento avremmo fatto per le specialità della Polizia Postale e delle Comunicazioni e della Polizia Ferroviaria.

Detto ciò è di tutta evidenza che ogni successo, ogni apprezzabile risultato operativo è da attribuire solo alle poliziotte ed ai poliziotti di questa provincia che, nonostante le gravose carenze di organici, con grande spirito di servizio stanno moltiplicando gli sforzi, in attesa di rinforzi che, abbiamo capito, anche questa volta non arriveranno, dal momento che i subentranti saranno mano della metà degli uscenti.

E, di contro, le pretese operative sempre più gravose e difficili da assolvere fanno il paio con i tagli sullo straordinario.

In sintesi, l’Amministrazione della PS chiede sempre più lavoro e risultati con sempre meno personale e minori risorse economiche.

La verità inconfessabile è che, se non si correrà ai ripari con immissione di nuovo personale negli organici (no solo dieci, ma tanti di più), a breve, nella provincia di Cosenza, o si garantirà il servizio di prevenzione e di controllo del territorio o quello dei servizi amministrativi e dell’ordine pubblico.

Al riguardo le scelte spetteranno al signor Questore ed al Capo della Polizia – Direttore Generale della PS, per quanto di rispettiva competenza, ed all’attuale Governo che si dice vicino agli apparati di sicurezza ed agli appartenenti alle Forze di Polizia e vicino alla gente sui temi della sicurezza delle città e dei territori.

Ma noi lo diciamo da sempre: la sicurezza non è uno slogan e non può e non deve essere motivo di propaganda politica da parte di qualsiasi schieramento politico di governo o di opposizione.

La questione organici è realmente drammatica.

Il SIULP cosentino, che si dichiara al fianco delle poliziotte e dei poliziotti e delle cittadine e dei cittadini di questa meravigliosa provincia, porrà in atto ogni più utile iniziativa per riportare la Polizia di Stato della provincia di Cosenza nella giusta considerazione del Dipartimento della PS e del Governo che, al momento, sembrano privilegiare altre realtà degnandole di attenzioni ad oggi precluse alla nostra realtà territoriale”.

 

Ritornando al contendere odierno, perché non ci convince lo schema di dotazione di personale e la modalità di assegnazione per il costituendo Commissariato di P.S. di Diamante? Perché:

-             è iniquo nella distribuzione del personale;

-            non garantisce elevati standard di sicurezza su tutto il territorio provinciale;

-            svuota drammaticamente l’organico della Questura di Cosenza, già in sofferenza;

-            è un’operazione a costo zero, poiché al nuovo Commissariato di P.S. verrà assegnato personale già in servizio in Questura;

-            non prevede incrementi di organici in nessun Ufficio della provincia, nonostante le ben conosciute gravi carenze.

Anche la previsione di assegnare la direzione del Commissariato di P.S. di Diamante (che deve essere organizzato ed avviato alle attività operative) ad un funzionario del ruolo direttivo (Commissario o Commissario Capo) e no ad un appartenente al ruolo dirigenziale (Vice Questore Aggiunto o Vice Questore) come previsto per gli altri Commissariati di P.S., è una scelta incomprensibile e insensata.

In sintesi, secondo lo schema proposto:

-          I Commissariati di P.S. di Castrovillari e di Paola continuerebbero ad operare con le gravi difficoltà già esposte nel richiamato documento SIULP Cosenza del 27 giugno 2025, non riuscendo nemmeno a garantire il servizio di Volante c.d. h24;

-          il Commissariato di P.S. di Corigliano, elevato al rango di prima fascia e finalmente diretto da un Primo Dirigente della Polizia di Stato, resterebbe demansionato di circa un quarto rispetto alle dotazioni organiche degli omologhi presidi di Gioia Tauro, Siderno e Lamezia Terme; 

-          la Questura, già ai minimi, verrebbe “depredata” di circa cinquanta unità e messa definitivamente in ginocchio.

Queste sono le principali osservazioni (non saranno le uniche), accompagnate da contributi con dati oggettivi, che SIULP Cosenza, d’intesa con la Segreteria Nazionale, porrà all’attenzione di chi di competenza per rivedere lo schema e renderlo attuabile con una revisione degli organici che porti la provincia di Cosenza quantomeno alla stregua delle altre province calabresi.

A tal fine, il SIULP preannuncia la richiesta di esame congiunto dell’intero schema di decreto del Capo della Polizia  - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.


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