Comunali 2024, le principali sfide in Calabria e a Riace ci riprova Lucano

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  11 maggio 2024 17:10

Sono state presentate, anche in Calabria, le liste dei candidati alle elezioni amministrative dell’8 e del 9 giugno. Il voto riguarda 135 Comuni, praticamente un terzo della regione: tra questi solo 4 sono superiori ai 15mila abitanti e cioè Vibo Valentia, l’unico capoluogo di provincia chiamato alle urne, Corigliano Rossano (Cosenza), Montalto Uffugo (Cosenza) e Gioia Tauro (Reggio Calabria).

Sul piano politico, la sfida ritenuta dagli analisti più importante riguarda Vibo Valentia, nel quale l’amministrazione uscente è di centrodestra: quattro i candidati sindaco, Roberto Cosentino, dirigente della Regione, per il centrodestra, Enzo Romeo per il centrosinistra, Francesco Muzzopappa per una coalizione di centro e Marcella Murabito per Rifondazione Comunista. Attenzione viene riservata dagli analisti politici anche a Corigliano Rossano, dove si ricandida il sindaco uscente Flavio Stasi, che guida una coalizione di centrosinistra: in lizza per il centrodestra Pasqualina Straface, consigliere regioni di Forza Italia, e Domenico Piattello alla testa di un movimento civico. Un elemento accomuna il voto a Vibo Valentia e a Corigliano Rossano: in entrambi i centri infatti il Pd e il Movimento 5 Stelle sono alleati. Tra le realtà più significative quale si voterà c’è anche il Comune di Riace (Reggio Calabria), nel quale ritenta la corsa per diventare sindaco, dopo essere stato di fatto scagionato dalle accuse a suo carico nell’ambito del processo “Xenia”, Mimmo Lucano, simbolo delle politiche di accoglienza dei migranti, tra l’altro anche candidato alle Europee con Alleanza Verdi Sinistra: Lucano sfiderà il sindaco uscente Antonio Trifoli e il già vicesindaco Franco Salerno. Nessun candidato sindaco e quindi niente elezioni, invece, a San Luca, il comune dell’Aspromonte (Reggio Calabria) già commissariato in passato per presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta. Non si voterà, infine, nemmeno a Melissa (Crotone) dopo la rinuncia degli aspiranti sindaco alla luce dell’insediamento, nei mesi scorsi, di una commissione d’accesso chiamata a verificare anche qui eventuali condizionamenti mafiosi.

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