Comunali a Girifalco, la mozione Orlando imbecca al trio Riccio-Sestito-Iapello: "Vogliamo partecipare alle decisioni, per un Pd perno del centrosinistra"

di MASSIMO PINNA

Ed eccola, l'agguerrita mozione Orlando del Pd. Che interviene per denunciare l'anomalia di un Pd, dove esponenti come il segretario e i due consiglieri di maggioranza indicano linee politiche ma le stesse non sono state discusse dagli iscritti. E così, dopo l'intervento di Giuseppe Stranieri, del direttivo Pd, oggi è la mozione Orlando a sbugiardare il trio Riccio-Sestito-Iapello. Un attacco concentrico verso chi, loro magrado, detengono il partito che da cinque anni sostiene il sindaco Pietrantonio Cristofaro assieme a Forza Italia. E chissà, magari in un prossimo futuro anche dalla Lega. Ma questo si vedrà. Quello che emerge dagli interventi di Stranieri e della mozione Orlando è che c'è una parte, si vedrà se maggioritaria o meno, del partito che vuole costruire un centrosinistra locale, rispondendo per certi versi all'appello unitario di Mario Deonofrio, campione di preferenze alle recenti regionali con Io resto in Calabria.

"In questi giorni si stanno susseguendo sulla stampa dichiarazioni o ipotesi sulle future elezioni amministrative nel comune di Girifalco.  Se le ipotesi giornalistiche rappresentano un positivo contributo alla dialettica politica, le dichiarazioni ufficiali dei rappresentanti delle istituzioni amministrative e politiche, in quanto tali, rappresentano scelte e indirizzi sui quali vale la pena soffermarsi. A noi interessano principalmente quelle del Partito Democratico nel quale militiamo e sosteniamo con il nostro voto".

"Intanto è bene partire dallo statuto, ovvero dalle norme che regolano la partecipazione al partito. In particolare il comma 5 dell’art 1 e l’art 25. Rispettano queste norme quanto dichiarato dagli esponenti Pd di Girifalco? Tali documenti non risultano essere stati elaborati nella sede del circolo locale, a mente del fatto che non vi sono riunioni del direttivo da anni (Se esiste un segretario dovrebbe esistere anche il direttivo che lo ha eletto), pertanto vanno intesi come frutto di riflessioni personali, rispettabili ma personali e non del Partito".

"Sarebbe opportuno che queste riflessioni vengano discusse all’interno del partito e che la linea politica fosse come da statuto “affidata alla partecipazione di tutte le sue elettrici e di tutti i suoi elettori le decisioni fondamentali che riguardano l’indirizzo politico”.

"I compagni che si sono riconosciuti nella mozione Orlando, ritengono che l’indirizzo politico per le future elezioni non può prescindere dalla ri- costruzione del centro-sinistra.  Un centro sinistra come scelta di campo che può al meglio rappresentare le istanze dei cittadini ed individuare soluzioni ai problemi, economici e sociali della collettività. Al contrario non può essere inteso come una zattera da utilizzare per guadare il fiume e poi abbandonarla.  In questo centro-sinistra l’asse portante deve essere il Partito Democratico, non già per partito preso ma per la storia che rappresenta. E necessario rimarginare le ferite che il centro-sinistra si è autoinflitto in questi ultimi anni tanto da far diventare il primo partito la lega.  E se non si parte da quest’analisi difficilmente si potrà avere una formazione autenticamente di centro-sinistra.  Infatti noi riteniamo che gli elettori della lega, non essendo la nostra comunità formata da un esercito di partite iva, siano gli elettori delusi del PD che li doveva rappresentare ed ai quali in questi anni avevano affidato le loro speranze di cambiamento".

"Ed è per questo che riteniamo che la linea politica debba scaturire da una discussione all’interno del circolo, e se gli iscritti riterranno la formazione civica più inclusiva degli stessi valori, seppur provenienti da esperienze diverse, e non sia invece una formula per mascherare” inciuci” la sosterranno con convinzione".

CLICCA QUI