di GABRIELE RUBINO
Magari non si sono mai amati, eppure sono stati ‘alleati’ per più di due anni al Comune di Catanzaro e, ancor prima, alle Amministrative del 2017. Adesso, sono acerrimi rivali. Con il nuovo anno è ufficialmente deflagrata la faida fra il sindaco Nicola Fiorita e il consigliere regionale e comunale Antonello Talerico. Il secondo, dopo aver avuto in Giunta tre assessori, è passato all’opposizione circa quattro mesi fa e nelle ultime settimane ha decisamente innalzato il livello dello scontro con il primo cittadino. Secondo Fiorita, dietro la recrudescenza ci sarebbe la volontà di Talerico di farlo ‘cadere’ entro la fine di febbraio. Ossia, giusto in tempo per restare nella finestra elettorale della prossima primavera. Scavallare il termine per Fiorita equivarrebbe alla garanzia di almeno un altro anno alla guida di Palazzo De Nobili perché nessuno si sognerebbe di assumersi la responsabilità di un commissariamento troppo lungo.
È bene dirlo, sebbene ci siano preoccupazioni fra le fila dei sostenitori del sindaco, il ribaltone non è esattamente l’ipotesi più probabile. Vuoi per la fisiologica tendenza della grande maggioranza dei consiglieri a preservare il posto e vuoi perché, almeno finora, l’iniziativa di Talerico è individuale e non sembra ancorarsi in un disegno sinergico dell’intera coalizione di centrodestra. Tuttavia, uno scontro frontale con il consigliere di Forza Italia presenta numerosi rischi. Uno su tutti: avendo amministrato assieme per due anni, Talerico conosce meglio di qualsiasi altro dell’opposizione i punti deboli dell’altro. Non è escluso che ci sarà qualche colpo di scena, e anche piuttosto spigoloso.
In parallelo si accavalla il dilemma Azione. Ancora oggi i tre consiglieri capitanati da Valerio Donato non si sbilanciano sul mantenimento o meno dell’appoggio esterno. Di certo avrà una grossa incidenza il nuovo bando sui rifiuti e l’entità dell’impugnazione contro la Sieco che la Giunta comunale si appresta a varare.
La lotta muscolare con Talerico è comunque un segno che Fiorita vuole cambiare registro essendo consapevole di attraversare uno dei momenti più complicati proprio in coincidenza dello scoccare della metà del suo mandato; in particolare in termini di sentiment negativo che si respira in città. I ritardi nell’organizzazione degli eventi natalizi culminati con un Capodanno non all’altezza hanno aizzato tanti commenti critici. Saranno, quindi, settimane piuttosto convulse.
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