di GIANPIERO TAVERNITI
Crearsi un’opportunità sfruttando le risorse che la terra ci offre, cercando di portare salubrità ai prodotti che s’immettono sul mercato, lavorando nella direzione di allevare la regina dell’UOVO, la gallina, in un mondo sano, in un luogo che possa portare le giuste e sane condizioni affinchè le stesse, possano produrre, un alimento molto utilizzato in cucina, quale l’uovo, facendolo produrre nel miglior modo possibile senza nutrimento intensivo, anzi se dobbiamo dirla tutta, agli animali in questa piccola realtà, in questa piccola Bolla di Natura, gli si crea una condizione di nutrimento rilassata, utilizzato alimenti testati e controllati, integrati dalla possibilità di far nutrire la comunità del grande pollaio , di nutrirsi naturalmente dalla terra, in un grande recinto, nella massima libertà di circolare e come si diceva un tempo a “beccare di qua e di la”.
Ritornando al prodotto finale che le galline ci forniscono, notoriamente è un alimento molto nutriente, dato che contiene proteine complete e aminoacidi essenziali per l’organismo umano, a questo si accoppiano le vitamine e i minerali che le stesse contengono, per avere un’idea, ci riferiamo alle vitamine A, B6, B12, alla riboflavina, acido folico, ferro, calcio, fosforo, potassio e colina. Un alimento ricco, non completo, visto la mancanza di contenuto di calcio, vitamina C e carboidrati, ma se prodotto nelle condizioni migliori, di certo porta salubrità ai consumatori e agli imprenditori nel campo della ristorazione e della pasticceria che lo utilizzano quotidianamente.
Che dire, in questa asfissiante globalizzazione, in questa corsa “intensiva” nel mettere sui mercati, i prodotti nel minore tempo possibile, al solo fine di poter avere comande più consistenti, logicamente si compromette la qualità del prodotto e la sua genuinità, anche perché tantissimi animali oggi, vengono allevati vergognosamente in maniera intensiva e aggiungerei inaccettabile. Quindi ben vengano alcune campagne mediatiche dei Coldiretti, degli animalisti/ambientalisti e di GreenPeace, che lottano e remano contro queste potenziali minacce alla salute sia umana che animale, la prima quella data dalla discutibile genuinità dei prodotti e la seconda dal metodo di allevamento non naturale che gli stessi animali subiscono.
Ben vengano le campagne, ma ancor di più i piccoli imprenditori che come Domenico di Gagliato, ci portano sul tavolo e nel “paniere” un prodotto sicuro” Made in Calabria”, evitandoci l’acquisto dell’alimento proveniente da svariate parti del mondo, dove non possiamo sapere sia i controlli fito sanitari , ne i metodi di allevamento e non abbiamo la giusta sicurezza alimentare che nessuno può attestarci. Una lode ai giovani calabresi come Domenico di Gagliato, centro dell’entroterra catanzarese che ha investito in maniera intelligente e positiva, rimanendo in Calabria e creando un’opportunità lavorativa, produttrice di positività sia fisica, morale ed economica a questa terra che deve sempre più scommettere sulle tantissime proprietà che detiene.
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