Concept Design Festival, ospite a Cosenza l’esperienza innovativa della Farm Cultural Park di Favara

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images Concept Design Festival, ospite a Cosenza l’esperienza innovativa della Farm Cultural Park di Favara

Nuovo appuntamento con il Design, l’arte e la rigenerazione urbana. Prove di gemellaggio e il lancio di SOUx a domicilio, prima Scuola di Architettura per bambini nel capoluogo bruzio.

  04 ottobre 2022 17:56

Mercoledì 5 ottobre alle 17,30, nella Sala degli Stemmi del palazzo della Provincia di Cosenza, è in programma un nuovo seminario nell’ambito di Concept Design Festival, il primo festival dell’architettura nella città dei Bruzi.

Questa volta tocca al confronto tra la fabbrica di Arte e rigenerazione urbana di Farm Cultural Park delineare una traiettoria di cambiamento per il Sud attraverso l’impresa culturale.

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Questa nuova iniziativa, che si sviluppa lungo la linea tratteggiata nel programma del Festival, fa leva su una rinnovata visione del Sud, in cui tutto è, tra apparenza e realismo, senza dubbio più difficile, ma a volte anche più facile, e in cui l'esperienza di Farm Cultural Park, si palesa come una straordinaria impresa culturale della sua geniale coppia di fondatori Andrea Bartoli e Florinda Saieva. Con loro, ormai dopo tredici anni di attività, agisce uno stuolo di visionari locali e internazionali, tra i quali Richard Florida e Dan Pitera, che hanno intravisto in questa Fattoria delle Arti, un’interessante applicazione dei loro principi teorici sul ruolo propulsivo della cultura urbana nelle città.

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Andrea Bartoli, in particolare, geniale visionario, notaio per vivere, artista e designer per “sopravvivere”, che ha fatto sua la crisi della grande città produttiva della modernità, la crisi del modello capitalista, ovvero del declino del modello produttivo lineare verso quello circolare, nella sua Favara, è il regista attivo, instancabile di questa fabbrica di placemakers.

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A Favara, dove convergono ormai da ogni luogo studiosi, ricercatori, artisti, architetti, illustratori, creativi, turisti, curiosi, si è realizzata una visione di futuro, oggi presente, in cui un luogo del nulla, di un Sud in declino, dello squilibrio ecologico, urbanistico, sociale, si trasforma in un museo visitato da ogni luogo come fenomeno artistico, creativo, sociale.

In precedenza, Favara era una cittadina di 33mila abitanti, che nel surplus di case realizzate dagli anni del “Boom” in poi, ne può contenere precariamente anche 70mila, oggi è una piccola città che diventa laboratorio a cielo aperto di una storia contemporanea che inverte la teoria del lamento che “al Sud non si può,” verso il Sud che cambia e lo fa con spessore e intelligenza, originalità.

Al seminario del 5 ottobre partecipano, oltre ad Andrea Bartoli, fondatore con Florinda Saieva di Farm Cultural Park, Lillo Giglia, architetto favarese, autore di percorsi di rigenerazione urbana in Sicilia e Direttore di SOU, la Scuola di Architettura per Bambini di Favara, Rosanna Algieri, una delle curatrici di Concept Design Festival e Direttrice della Scuola di Architettura per Bambini di Cosenza, la parlamentare Anna Laura Orrico, già sottosegretario alla Cultura, Alessandra Bresciani, Consigliera Comunale di Cosenza, Selene Broccolo Tommasi, ideatrice dell’Associazione Ri-FormAp, che opera a Cosenza nel campo delle attività culturali e sociali, Amalia De Bernardis, curatrice d’Arte, e Antonino Perrotta street Artist calabrese.

Nel corso del Seminario, l’architetto Rosanna Algieri, presenterà, come direttrice, la nascente Scuola di Architettura per bambini in versione cosentina, la prima in Calabria, con il supporto e la collaborazione di quella fondata, per prima a Favara.

Obiettivo dei curatori di Concept Design Festival, è anche quello di costruire una collaborazione attiva tra Favara e Cosenza per fare tesoro dell’innovazione e dell’esperienza che nella città siciliana ha trasformato una realtà urbana e sociale in crisi, in un fenomeno interessante, visitato e studiato da ogni parte del mondo e che di fatto è una fabbrica di arti e mestieri in grado di stimolare positive ricadute culturali ed economiche al Sud, un modello stimolante e senza dubbio replicabile.

 

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