Più volte ha denunciato "la situazione di totale irregolarità relativa alle concessioni demaniali nell'area portuale di Catanzaro Lido e più in generale sulla gestione anche delle concessioni relative ai lidi situati nel quartiere marinaro senza ottenere alcun tipo di risultato concreto". Anzi. "Tutto sta accadendo sotto l'impassibile sguardo delle autorità preposte: Comune di Catanzaro e capitaneria di porto che lasciano gli ex concessionari agire del tutto indisturbati".
Ora, Raoul Mellea, amministratore della Navylos ha presentato una querela con tanto di foto allegate, al Ministero dei trasporti e delle Infrastrutture, alla Procura di Catanzaro e a quella di Salerno, alla Corte dei conti, al Comune di Catanzaro, alla capitaneria di Porto ipotizzando i reati per abuso d’ufficio e omissione in atti d’ufficio "nei confronti di tutti i funzionari e agenti dello Stato che tollerano o favoriscono l’evidente occupazione abusiva dell’area demaniale marittima, chiedendo la loro punizione e di tutti coloro che occupano abusivamente, essendo le concessioni abusive perché scadute al 31 dicembre 2020". E chiede che vengano effettuati sopralluoghi e specifici controlli. Oltre che "l'individuazione e l'identificazione di tutti i soggetti che stanno provvedendo al montaggio degli stabilimenti balneari procedendo anche alla rimozione delle opere fin qui realizzate".
Per Mellea "il problema riguarda non solo i lidi perché analoga situazione riguarda anche i cantieri nautici che operano e offrono servizi in regime di totale abusivismo. Da anni - spiega - si assiste sotto gli occhi delle autorità preposte all'attraversamento della sede stradale di barche con equipaggio trainate col carrello non omologati da trattori agricoli, in totale spregio di qualunque autorizzazione necessaria".
Senza dimenticare che il trasporto delle barche verso il mare "ad opera di questi trattori avviene anche in palese violazione delle norme relative al Codice della strada, costituendo pure un pericolo per la sicurezza stradale". Una situazione sulla quale secondo Mellea dovrebbero intervenire vigili urbani e Capitaneria di porto.
E poi quella disuguaglianza di trattamento tra le concessioni demaniali. La Navylos, infatti, dopo 4 giorni dopo lo scadere delle concessioni si è vista notificare dalla Capitaneria di porto un'occupazione abusiva di suolo demaniale "per non aver sgomberato dall'area demaniale dei pontili installati quando è fatto notorio che gli stessi sono sotto sequestro da parte della Procura e quindi non si vede - si legge nella querela - quale tipo di violazione potessi mai avere fatto".
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