
Conclusi a Gizzeria i lavori del convegno scientifico “25 Anni di Epatologia a Lamezia”, l’evento che ha celebrato un quarto di secolo di attività clinica, scientifica e di ricerca della Struttura di Epatologia e Valutazione Trapianti di Fegato dell’ASP di Catanzaro, diretta dal dottor Lorenzo Antonio Surace.
Ad aprire i lavori è stato lo stesso Surace che, attraverso un filmato ricco di immagini e testimonianze ha ripercorso i momenti più significativi dell’impegno della struttura, ricordando oltre venticinque eventi scientifici organizzati nel corso degli anni con la partecipazione di esperti di rilievo nazionale.
Molti di questi specialisti erano presenti anche all’incontro, a testimonianza del forte legame professionale e umano costruito in questi anni.
La sessione di sabato ha dedicato ampio spazio anche alle associazioni impegnate nella promozione della donazione degli organi — l’ATEC “Luigi Ionà”, l’AIDO e l’Associazione “Il Dono” — che hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra strutture sanitarie, pazienti e caregiver per favorire una cultura della solidarietà e del sostegno reciproco.
La parte scientifica del convegno ha visto la partecipazione di esperti provenienti da centri di riferimento nazionali delle Regioni Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia, Lazio e Veneto.
Dall’evento è partito l’appello alle istituzioni sanitarie regionali affinché sostengano realtà di eccellenza come quella lametina, dotate di professionalità e competenze in grado di garantire sul territorio servizi sanitari di alta qualità.
Un focus particolare è stato dedicato al tema dei trapianti di fegato, ambito in cui è stata ribadita la necessità di creare una rete epatologica regionale e di sviluppare PDTA (Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali) operativi, strumenti fondamentali per colmare il divario ancora esistente tra la Calabria e le altre regioni italiane e migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti affetti da patologie epatiche.
Dal dibattito è emerso il riconoscimento alla Struttura di Epatologia di Lamezia Terme per la proficua collaborazione con il Sant’Orsola di Bologna e con l’Università di Pisa, che consente a numerosi cittadini calabresi di ridurre la migrazione sanitaria grazie a un approccio multidisciplinare e integrato.
L’iniziativa si è conclusa con un sentito ringraziamento di Surace ai colleghi e alle associazioni presenti, per il continuo impegno nel promuovere una sanità calabrese sempre più vicina ai bisogni dei pazienti.
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