Il TAR della Calabria ha annullato il provvedimento, adottato dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone, di ammissione dei candidati al concorso pubblico per la copertura a tempo indeterminato di 5 posti di dirigente medico (disciplina Medicina Interna), nella parte in cui non ha ammesso a partecipare una candidata esclusa.
Con sentenza pubblicata il 20 novembre 2024, i Giudici Amministrativi del TAR di Catanzaro (Ivo Correale presidente, Francesco Tallaro consigliere e Federico Baffa referendario) hanno accolto il ricorso presentato dagli avvocati Gaetano e Rosario Liperoti, difensori della dottoressa, rilevando che l’A.S.P. di Crotone avrebbe dovuto consentire alla candidata di partecipare al concorso, accertando che la stessa, nella propria domanda di partecipazione, aveva reso tutte le dichiarazioni richieste dal bando.
Il TAR ha così affermato il principio secondo cui, nelle procedure concorsuali, le irregolarità formali nella presentazione delle domande, purché non riguardino incompletezze documentali o omissioni dichiarative, sono suscettibili di essere sanate mediante il soccorso istruttorio.
Il principio costituisce attuazione di quell’orientamento giurisprudenziale in base al quale l’attivazione del soccorso istruttorio è tanto più necessaria per le finalità proprie dei concorsi pubblici che, in quanto diretti alla selezione dei migliori candidati a posti pubblici, non possono essere alterati nei loro esiti da meri errori formali.
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