Concorso fra parenti, gli strali della Nesci anche contro i commissari governativi

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  01 luglio 2019 23:45

Dalila Nesci condanna il presunto concorso fra parenti all'ospedale Pugliese di Catanzaro e non risparmia nemmeno i commissari governativi di nomina Cinque Stelle, "rei" di non aver bloccato la procedura. Il concorso in questione è quello di avvocato in cui risultano partecipanti l'attuale direttore amministrativo dell'Asp di Catanzaro Elga Rizzo, compagno di Vittorio Prejanò, dirigente dello stesso Pugliese e del Dipartimento regionale di Tutela della Salute, per qualche mese alla guida del Riuniti di Reggio Calabria, e soprattutto ex presidente della commissione del concorso. I sospetti della Nesci si estendono ad un'altra candidata "eccellente", la moglie del dirigente del settore finanziario del Dipartimento Salute Vincenzo Ferrari. La stessa che partecipò al concorso, sempre per avvocato, all'Asp di Cosenza che qualche mese addietro fu annullato dell'ex reggente Giuseppe Fico su disposizione di Cotticelli. Da quanto ci risulta, la procedura è stata sospesa dall'attuale presidente della commissione, il direttore amministrativo del Pugliese Antonio Mantella. Di seguito la nota di Nesci:

"Indignata per la notizia ormai di dominio pubblico: i Commissari nominati dai Ministeri della Salute e dell’Economia avrebbero autorizzato un concorso per l’assunzione di due figure nel settore legale dell’Azienda ospedaliera di Catanzaro, a cui avrebbero partecipato la moglie del capo dipartimento amministrativo della stessa AO e la moglie del dirigente responsabile del settore economico del Dipartimento regionale di Tutela della salute.
Una vergogna, se si pensa alle reali urgenze che gravano sul settore sanitario della Regione: interi reparti ospedalieri sono costretti a turni di lavoro massacranti per sopperire alla mancanza di medici, infermieri, operatori sanitari e tecnici di laboratorio. E come rispondono i preposti direttori generali f.f. A tutto questo? Con assunzioni superflue.
Una situazione assolutamente inaccettabile, soprattutto all’indomani della conversione in legge del Decreto Calabria.
Proprio sulle molte novità normative introdotte dal Decreto dovrebbero basarsi gli interventi dei responsabili per il risanamento della sanità regionale, Generale Cotticelli e Sub Commissario Shael, per compensare le immense carenze gestionali ed operative con cui la vecchia amministrazione ne ha affossato il sistema.
Ne abbiamo abbastanza di notizie di questo tipo: basta favori, basta assunzioni tramite corsie preferenziali di cui non c’è esigenza. Basta con queste pagliacciate.
Stoppare concorsi inutili è nostra priorità, così come assumere il personale davvero necessario a risollevare le sorti della sanità calabrese.
Tutto ciò deve avvenire con celerità ed efficacia. Noi siamo pronti anche a presentare un dettagliatissimo esposto al Procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, perché chi ha sbagliato paghi - a tutti i livelli- e vada a casa.
In Calabria non è più tempo di giocare con la vita dei cittadini".

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