Nasce nella consapevolezza di essersi lasciati alle spalle la pandemia da Covid, l’incontro dal titolo “Il contesto imprenditoriale e le opportunità per la ripresa”, organizzato dalla presidenza della Confcommercio Calabria centrale diretta da Pietro Falbo, ed allestito nella sala Giunta della Camera di Commercio di Catanzaro.
Un’idea che trova conferma nei dati contenuti nel report presentato nel corso dell’incontro, alla presenza del presidente di Confcommercio Reggio Calabria, Lorenzo Labate, di Confcommercio Crotone, Antonio Casillo, del direttore di Assicomfidi, Giuseppe Calabro’, del presidente della Fondazione Venti Ventuno, Salvatore Foti e del dirigente generale del Dipartimento programmazione unitaria della Regione Calabria, Maurizio Nicolai.
Nella provincia di Catanzaro - è riportato nel documento - al 31 dicembre del 2021, sono 551 le nuove imprese Un saldo positivo che nasce dalla differenza tra le 1.720 nuove iscrizioni e le 1.169 cessazioni.
Un trend positivo che si ripete per la provincia di Vibo Valentia che riporta un saldo di 291 nuove imprese, che scaturisce dalla differenza tra le 804 nuove iscrizioni e le 513 cessazioni. Terza nella macro area della Calabria centrale, la provincia di Crotone che, al 31 dicembre dello scorso anno, ha chiuso con un saldo positivo di 274 nuove imprese. Un dato che arriva dalla differenza tra le 905 nuove registrazioni e le 631 cessazioni.
“Quello di oggi - ha commentato Pietro Falbo - è un incontro voluto dalla presidenza di Confcommercio Calabria centrale, per confermare ai nostri associati che Confcommercio si pone, come sempre, dalla parte delle imprese e degli esercenti. Oltre ai servizi che Confcommercio mette a disposizione dei suoi associati, è necessaria, altresì, una interconnessione tra le varie strutture provinciali di Confcommercio e le Amministrazioni comunali, soprattutto per quanto riguarda il nuovo intervento governativo: il Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
Dai presidenti delle sezioni provinciali di Confcommercio, sono arrivate proposte e considerazioni su quanto è stato fatto negli ultimi due anni e su quelle che saranno le sfide del prossimo futuro.
Anche la presenza del presidente Lorenzo Labate, per la città metropolitana di Reggio Calabria, è stata salutata come un segnale di vicinanza e di collaborazione.
Pietro Falbo ha poi evidenziato come quello del “caro energia”, sia da definire uno “scenario di guerra” per le imprese. “Lo spettro del caro energia continua a fare paura alle imprese del commercio, della ricettività e della ristorazione che nel 2022, nonostante le misure di contenimento già adottate dal Governo, dovranno sostenere un aumento della bolletta energetica con una spesa complessiva per gas ed elettricità che passerà da 11,3 miliardi di euro del 2021 a 19,9 miliardi. Un conto salatissimo per le imprese che, dopo la pandemia, rischiano in tantissime la chiusura anche a causa dei rincari energetici”.
Nel corso dell’incontro è stata annunciata la nascita della Fondazione Venti Ventuno. Una struttura nata per intercettare bandi e risorse da mettere a disposizione degli associati.
La chiusura dei lavori è stata affidata al dirigente regionale Maurizio Nicolai che ha parlato del Piano nazionale di ripresa e resilienza, non rinunciando di evidenziare le criticità e le difficoltà ad attuarlo, in alcuni ambiti, nei tempi previsti dalla normativa.
f.i.
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