Confprofessioni Calabria. Bene protocollo regionale per la vaccinazione nelle attività economiche

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Vilma Iaria, commissario Confprofessioni Calabria
  29 aprile 2021 19:36

"Accogliamo con piacere la notizia della firma del protocollo che permetterà alle attività economiche calabresi, tra cui è bene ricordarlo ricadono i professionisti e gli studi professionali, di poter attivare ulteriori canali di vaccinazione". Così in una nota di Confprofessioni Calabria.

"Il protocollo firmato quest’oggi alla Cittadella Regionale dal Presidente f.f. Spirlì, dall’assessore allo Sviluppo Economico Orsomarso, dal commissario della Sanità, Guido Longo e dal dirigente generale della dipartimento Tutela della salute, Giacomino Brancati e sottoscritto, tra gli altri, anche da Confprofessioni Calabria, è un messaggio importante che ridà coraggio e animo a tutte le attività economiche del territorio. Procedere rapidamente alla vaccinazione degli operatori economici, - proseguono da Confprofessioni - dei dipendenti e dei professionisti permetterà alla Calabria di ripartire velocemente con ritrovato slancio per recuperare il divario economico e sociale che il COVID19 ha scavato nella nostra regione".

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Come Confprofessioni Calabria "avvieremo subito le interlocuzioni del caso con le categorie professionali prima e poi con il Commissario Longo e le ASP territoriali per avviare il prima possibile la vaccinazione negli studi e di tutti i professionisti disponibili, con piani aziendali che garantiscano la sicurezza del luogo di lavoro e la massima efficienza".

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“Sono soddisfatta che si arrivi prima dell’estate a questo protocollo - sottolinea Vilma Iaria, Commissario di Confprofessioni Calabria - che permetterà ai nostri professionisti e ai loro dipendenti di poter lavorare con maggiore serenità e di far accelerare il piano vaccinale calabrese. Sono passati ormai sei mesi dall’inizio delle vaccinazioni e il COVID tiene ancora la nostra regione sotto scacco. Bisogna, quindi, procedere con le vaccinazioni nel modo più rapido possibile, auspico che dopo aver terminato con la somministrazione alle fasce più deboli si apra la possibilità di vaccinazione per chiunque voglia. Questo primo passo sarà certamente ben accolto dai professionisti che non vogliono altro che poter lavorare in sicurezza per loro stessi e per i clienti che incontrano quotidianamente.”

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