“Ieri sera, durante il congresso di circolo della storica sezione “Enzo Lauria” si è consumata una delle pagine più buie del Partito Democratico in città. Un congresso svolto da iscritti/votanti che giungevano in sede con la sola ansia di votare in fretta per poter andare via, con la maggior parte degli iscritti storici che hanno animato il partito negli ultimi anni rimasti a casa”. Lo scrive la minoranza Pd del circolo Lauria.
“Sin dall’inizio era evidente quel clima di tensione che ha iniziato ad intossicare il Lauria molto tempo addietro, a partire dal primo rimpasto di Giunta di Fiorita che ha portato con sé scelte politiche, ma anche di indirizzo amministrativo, che via via fino ad arrivare ad oggi hanno lacerato una comunità che procedeva piuttosto in sintonia.
E’ emerso già da prima il sospetto che lo stesso congresso è stato organizzato con poca trasparenza e mancato rispetto delle regole previste dallo statuto. Un congresso così tanto atteso ma che, nel circolo
Lauria, ha visto l’inizio dei lavori dopo molto rispetto all’orario stabilito, in quanto dei 153 iscritti – di cui forse più di due terzi ha scelto il partito improvvisamente in pochissimi giorni - ve ne erano solo 20 in sala.
Si è dovuto procedere alla verbalizzazione delle legittime contestazioni a tutte le evidenti difformità in essere, di quella che è sembrata più una farsa che un congresso di partito.
Più volte si è chiesta anche la verifica del numero dei presenti al fine di certificare l’eventuale legittimo
insediamento, ma la presidenza e il garante del congresso, che hanno dimostrato di non voler essere
imparziali nella gestione delle fasi congressuali oltre a disconoscere le regole previste nello statuto e nelle
norme per lo svolgimento di platee assembleari e normative statuarie e regolamentari, non hanno dato
seguito alla richiesta di verifica.
Se questo rappresenta un nuovo corso, a noi sembra invece un vecchio e preoccupante modo di fare.
Più interventi hanno evidenziato l’incompatibilità politica del segretario ri-eletto, in quanto lo stesso è
segretario particolare del sindaco Fiorita, questione già discussa più volte assieme alla richiesta di un passo
di lato. La giovanissima età associata alle indubbie qualità politiche e umane del segretario del Circolo, non
possono annullare tutte le motivazioni di opportunità e trasparenza che avevamo già presentato al
capogruppo del consiglio comunale, per le quali lo stesso si era dimesso da segretario cittadino lasciando
un vuoto politico che forse a breve verrà finalmente colmato.
Quella di ieri resta una brutta, bruttissima pagina per tutta la comunità politica.
Improvvisi sbalzi nel termometro del tesseramento e nuovi iscritti che, comprensibilmente, non
partecipano alla discussione ma neppure all’ascolto. Persone che entrano nella sede del partito con la carta
d’identità in mano, mostrando desiderio di assolvere il loro compito velocemente, ossia votare per come
loro indicato, e andare via.
Essere minoranza, in un partito, dovrebbe costituire la sana risultanza di scelte politiche e programmatiche
chiare, non la conseguenza di operazioni che di trasparente hanno ben poco e sono agite da chi proclama di volere l’unità ma non tollera la critica e il dissenso interno e usa metodi punitivi e antidemocratici.
Cara segretaria Elly, come molti amano chiamarti, non sappiamo quali racconti ti arrivino dai tuoi
riferimenti calabresi, ma una cosa ci appare chiara ed evidente: se ritieni che il problema dei metodi dei cacicchi sia risolvibile sostituendo cacicchi con altri dello stesso stampo sappi che la sostanza di cui si nutre la politica del nostro partito non cambierà mai.
Viceversa, chi fa politica con serietà e lontano da
interessi privatistici legati a posizionamenti elettorali, continuerà a farla in trasparenza rendendo pubbliche tutte le nefandezze che si sono consumate e si consumeranno, nel nostro partito e fuori
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