Consiglio comunale. Passa la perimetrazione di Germaneto e Giovino

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  12 settembre 2019 15:53

- Bocciato l'emendamento della minoranza, Passa la pratica, così com'era all'inizio, con 23 voti favorevoli e 2 astenuti. 

-Gianmichele Bosco asserragliato sulla posizione di "non  toccare" il comparto di Giovino. Il "discorso di sviluppo di un'area non si esaurisce con un albergo. C'è sviluppo anche senza alberghi". Se fosse stato discusso l'emendamento della maggioranza ci sarebbero state le barricate. 

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L'emendamento della maggioranza è stato ritirato. Il primo firmatario Giuseppe Pisano è uscito in polemica dall'aula. Evidentemente chiedeva più coraggio ai suoi colleghi che hanno preferito un meno impegnativo atto di indirizzo. Durante il confronto all'interno del centrodestra pare che qualcuno abbia frenato sull'opzione-alberghi.  

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-Nicola Fiorita spiega il principio che ha ispirato l'emendamento della minoranza. Lo slogan è: "Nemmeno una pietra su Giovino finché non arriva la programmazione complessiva". Dunque, vincolare l'area fintantoché non sarà pronto il nuovo Psc.

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-Sergio Costanzo aspettava questa seduta da tempo. Il suo intervento è il più crudo. Il capogruppo di Fare per Catanzaro ha parlato di pratiche "abusive. Abbiamo fermato i barbari". Costanzo rivendica che la pratica di oggi si possa discutere in Consiglio. Poco più di un anno fa la perimetrazione di Germaneto e Giovino era stata stabilita con una determina dirigenziale, poi nei fatti sparita dai radar dell'ente comunale. Il pressing dell'opposizione sulla pratica di urbanistica ha fatto in modo che tornasse nell'alveo della competenza dell'assemblea municipale e non dei dirigenti. Il consigliere ha un conto aperto con il dirigente all'urbanistica Giuseppe Lonetti e l'assessore Migliaccio. 

-Pausa di riflessione, l'emendamento della maggioranza "estensivo" alle possibili costruzioni turistico ricettive (alberghi) ha agitato le acque, sia nell'opposizione e sia in una parte della maggioranza. Dopo un confronto serrato, la maggioranza ha deciso di ritirare l'emendamento sostituendolo con un atto di indirizzo che subordini l'opzione-alberghi alla definizione del Piano strutturale comunale (Psc) che dovrebbe avvenire entro fine anno. La trasformazione dell'emendamento in atto di indirizzo è stata prospettata direttamente dal sindaco Abramo.  

-Arrivano due emendamenti. Uno è firmato da otto consiglieri della minoranza che, da una prima lettura, sembra ridurre ulteriormente le possibilità di costruire rispetto all'attuale proposta, comunque già conservativa.  L'altro è della maggioranza, su originario impulso di Giuseppe Pisano.  In questo caso, a fronte del testo inziale della delibera c'è una maggiore elasticità. Si apre ai cambi di destinazione d'uso "ritenute congrue con le previsioni di piano", o "con destinazione turistico ricettiva"

L'emendamento della maggioranza

-Dopo l'apertura dedicata alla sanità, l'assessore all'urbanistica Modestina Migliaccio illustra la delibera sulla perimetrazione di Germaneto e Giovino. La premessa è che finalmente si mette un freno alla "discrezionalità" che c'è stata finora su quelle aree. Il delegato della giunta, nella sua ricostruzione storica, ha detto che la "delibera madre", quella del 2017 sul Piano Casa è "lacunosa". "Una delibera non definita", ha ulteriormente precisato. Con quella che sarà approvata oggi saranno raggiunti tre scopi: "Elimina il potere discrezionale eccessivo in fase istruttoria (ci sarà parità di trattamento); serve ad evitare speculazione sul territorio. e assicura la trasparenza politica e amministrativa".

-Parte la seduta. Il sindaco Sergio Abramo comincia con una comunicazione "fuori sacco": i precari del Pugliese. Lo scenario è di una "grave crisi per l'ospedale di Catanzaro", ha detto il primo cittadino. Tutto questo a causa del vuoto lasciato dai circa 200 precari che hanno raggiunto i 48 mesi, il massimo consentito dalle legislazione vigente. Abramo rivela la nuova proposta: una legge del Consiglio regionale per prolungare di altri due mesi la permanenza dei lavoratori licenziati e quelli a rischio di licenziamento entro dicembre. L'obiettivo è quello di prendere tempo per arrivare poi ad una deroga al Decreto Madia per arrivare così alla stabilizzazione. "Dobbiamo fare una grande lotta per questi lavoratori", ha aggiunto il sindaco. 

 

-Ferie estive terminate. Il Consiglio comunale si riapre con una pratica urbanistica "pesante": la perimetrazione di Giovino e Germaneto. La delibera si occupa di definire su mappa le aree a cui si applica e  quelle a cui non si applica il regime del Piano Casa, adottato con una tirata delibera nel 2017. Allora le aree di Germaneto e Giovino non furono ben regolate. Anche per ridurre la discrezionalità della burocrazia comunale sulle richieste dei privati sui cambi di destinazione di uso degli immobili, oggi il Consiglio fissa dei paletti per effetto della nuova finestra offerta dalla recente approvazione in Consiglio regionale di una norma in materia urbanistica. Il termine per le modifiche scade il 30 settembre. 

a cura di GABRIELE RUBINO

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