Un lungo 'resoconto' quello del presidente facente funzioni Nino Spirlì nella seduta straordinaria del Consiglio regionale che gli conferirà un mandato per attivarsi anche con misure "straordinarie" per far tornare la Calabria zona gialla. Il Spirlì si è concentrato soprattutto sulla storia recente delle competenze sulla gestione dell'emergenza Covid.
"L’11 marzo di quest’anno il presidente Santelli dopo aver effettuato una ricognizione dei posti letto di Terapia Intensiva, Pneumologia e Malattie Infettive provvedeva a predisporre un apposito piano di riprogrammazione individuando con Dpgr n. 18 2020 individuando i centri Covid. Area Nord: Rogliano, Paola e Rossano (posti letto 110); area centro (Mater Domini e Tropea 100 posti); area sud Gioia Tauro, Locri e Melito Porto Salvo (100) per un totale di 8 strutture 310 posti letto. In data 31 marzo 2020, il dott. Belcastro -ha proseguito-, allora direttore generale del dipartimento Salute, dopo essersi confrontato con i commissari straordinari delle Asp e aziende ospedaliere comunica che potranno provvedere al reclutamento del personale necessario con una spesa autorizzata di 18 milioni. Con ordinanza 50 dell’11 giugno 2020 Santelli ordina ai delegati al Covid (Varone e Belcastro) il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera. Il commissario Cotticelli in data 12 giugno 2020 scrive al ministero della Salute e dell’Economia e delle Finanze chiedendo se la competenza sulla riorganizzazione rientri fra i poteri del commissario. In data 15 giugno, il ministero della Salute conferma al generale Cotticelli la sua competenza e il 18 giugno 2020 approva il documento di riordino della rete ospedaliera con il quale obbliga i commissari straordinari delle aziende a darne attuazione. Di questo piano la Giunta regionale non è mai stata resa partecipe.
"Dal mese di marzo -elenca Spirlì- i commissari delle Asp e delle aziende ospedaliere che gli importi utilizzati a fronte di quelli messi a disposizione: Annunziata di Cosenza 2,8 milioni di euro autorizzati e 557 mila euro utilizzati; Asp di Reggio Calabria 2,4 milioni autorizzati e 1,4 milioni utilizzati, Gom 2,2 milioni autorizzato e 1,2 milioni usati, Asp Cosenza 2,4 milioni autorizzati e 932 mila usati, Asp Vibo 1,2 milioni autorizzati e 550 mila euro usati, Asp di Crotone 1,1 milioni autorizzati e 650 mila usati , Pugliese di Catanzaro 4,5 milioni 1,5 milioni, Aou Mater Domini 2,3 milioni 1 milione. A fronte dei 18 milioni stanziati, i commissari di governo ne hanno utilizzato 7,7 milioni".
"Il 27 ottobre - e ci avviciniamo al presente- il ministero della Salute, di concerto con il Mef, comunica che il potere dovere di predisporre il programma operativo Covid compete esclusivamente alla struttura commissariale. Nello stesso parere i ministeri comunicano di trasmettere con sollecitudine il programma operativo Covid.
Le risorse complessivamente in ballo per la gestione dell'emergenza sono circa 99 milioni. "Alla Regione Calabria sono stati accreditati 45.085.876 euro, risorse contenute nei decreti legge 14 e 18 del 2020. Di questi, 7.993.950 euro sono stati impegnati per la remunerazione di lavoro del personale del Servizio sanitario regionale, della dirigenza e del comparto, direttamente impiegato nelle attività di contrasto all'emergenza covid; mentre 3.197.580 euro sono stati destinati alle assunzioni – da parte delle aziende sanitarie – degli infermieri scolastici e di altro personale delle professioni sanitarie. Le aziende del Ssr – aggiunge Spirlì – sono state, inoltre, già nel mese di marzo, autorizzate ad assumere personale per 18.040.000 euro. Gli ulteriori 15 milioni risultano già spesi per acquisti accentrati (dall’acquisizione di dispositivi di protezione individuale ai reagenti, dai tamponi alle apparecchiature sanitarie) e, per una parte, sono stati rendicontati dalle singole aziende".
Tutto questo lungo resoconto, ha spiegato Spirlì, per capire: "Cosa ha fatto chi e soprattutto cosa non ha fatto chi e cosa avrebbe dovuto fare. Gli attacchi volgari telecomandati asserviti contro l’istituzione Regione ci obbligano ciò che pubblico è già ma fin troppo soggetto ad opinione personale. Chiedo la difesa, la tutela della nostra terra e non l’avvelenamento dei pozzi. Io sono un presidente di passaggio e non ho pensato di sostituire la lungimiranza del presidente Santelli".
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