Un'indagine giudiziaria ha scosso Congesi, il consorzio pubblico che gestisce il sistema idrico integrato in 14 comuni della provincia di Crotone. La Procura, sotto la guida di Giuseppe Capoccia, ha iscritto nel registro degli indagati dieci persone, tra cui attuali ed ex amministratori, il direttore amministrativo e i revisori contabili della società. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati ieri dai militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Crotone.
Tra gli indagati figurano il presidente del consorzio Claudio Liotti, i consiglieri di amministrazione in carica Maria Riccio e Arturo Zizza, il revisore dei conti Damiano Falco, e il direttore amministrativo Michele Liguori, recentemente condannato a 6 anni per il fallimento di Soakro. Sono coinvolti anche ex membri del consiglio di amministrazione, tra cui Lucia Bossi, Vincenzo Capozza, Francesco Benincasa (attuale sindaco di Strongoli, già condannato a 2 anni per il caso Soakro), Giovanbattista Scordamaglia e l'ex revisore contabile Maria Teresa Scerbo.
Gli indagati sono accusati di falso in atto pubblico. Contestualmente, su richiesta del sostituto procuratore Alessandro Rho, sono stati eseguiti perquisizioni e sequestri presso la sede di Congesi e gli uffici dei dirigenti Liotti, Riccio e Zizza, da cui sono stati prelevati documenti contabili, computer e cellulari. L'indagine si concentra sui bilanci del consorzio relativi agli anni 2016-2022, che secondo gli inquirenti conterrebbero dati non veritieri, in particolare riguardo al valore dei crediti iscritti a bilancio.
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