Continua la protesta degli Oss a rischio licenziamento: oggi alla Cittadella regionale

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La protesta degli Oss di Cosenza davanti alla cittadella regionale (foto di repertorio)
  19 settembre 2019 15:24

di MASSIMO PINNA

Dal tetto dell’Annunziata alla Cittadella regionale. Gli oltre 90 operatori socio-sanitari di Cosenza che rischiano di rimanere a casa, non demordono. E spostano la loro protesta nel cuore del potere calabrese. Dove, da stamattina hanno dato vita ad un sit-in con il supporto delle organizzazioni sindacali. Cgil e Uil, con Angelo Sposato e Santo Biondo che assieme ai lavoratori chiedono decisioni alla politica e ai vertici della sanità calabrese. In particolare, l’internalizzazione dei servizi che finora hanno svolto per l’azienda cosentina. E che permetterebbe loro, appunto, di essere riassorbiti e strutturati in quello che da anni è sempre stato il loro lavoro.

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Si tratta per il ministro Roberto Speranza, la Regione e la struttura commissariale della sanità calabrese di dare cornice ad una assunzione, o meglio dire riassunzione sostanziale di lavoratori che già occupano da anni quelle mansioni. Servizi che sono formalmente esternalizzati, ma che in sostanza si svolgono all’interno e per i servizi sanitari erogati a Cosenza. Presente, Angelo Sposato della Cgil ha così illustrato il punto di vista del sindacato a favore di questa vertenza. L’ennesima nella sanità calabrese da molti anni ormai a questa parte. “Occorre convocare un tavolo con il commissario Cotticelli per affrontare tutte le problematiche; mettere in sicurezza i presidi ospedalieri, gli operatori sanitari e come risolvere la questione del debito. Cotticelli apra questo tavolo, abbiamo tantissimi lavoratori con scadenza di contratto, quelli a tempo determinato e quelli che hanno svolto servizio esternalizzato. Si facciano le assunzioni per internalizzare questi lavoratori, un precariato che ha bisogno di avere risposte. Non si può andare avanti così”. Non a caso, aggiunge Sposato, “abbiamo chiesto attraverso le nostre segreterie nazionali un incontro con il ministro Speranza per un dossier sulla sanità in Calabria ponendo le criticità in cui vive il sistema sanitario calabrese”.

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Sulla stessa lunghezza d’onda, la Uil con Santo Biondo anche lui qui nel piazzale della Cittadella, a fianco degli oss. “Così non va. Lo abbiamo detto al Governo e al commissario Cotticelli. Non si può continuare a colpire il lavoro dipendenti, famiglie che in questi anni hanno sopperito alle mancanze della sanità e continuare a lasciare ciò che ha portato al fallimento e alla gestione della pacchia che continua ad esserci. Precari che vengono licenziati, lavoratori che si sobbarcano carichi pesanti che si ripercuotono sulle cure dei calabresi. E poi gli OSS che per essere ascoltati devono salire sui tetti delle strutture sanitarie”. Ma non ci si ferma certo qui. Pare di capire, infatti, che le confederazioni sindacali dovrebbero organizzare a giorni una iniziativa unitaria sulla sanità.

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