
Nel Comune di Reggio Calabria e nella Città Metropolitana si sta registrando una fase di marcata instabilità politica, caratterizzata da tensioni interne alla maggioranza e dall’ipotesi di una possibile interruzione anticipata dell’attuale esperienza amministrativa, a
pochi mesi dal rinnovo del Consiglio comunale di Reggio Calabria>>, esordisce così Giuseppe Barbaro di Copagri (Confederazione Produttori Agricoli) Calabria. <<Tale scenario - aggiunge Barbaro - sta alimentando una crescente incertezza istituzionale che ricade in modo significativo sul tessuto economico e produttivo del territorio. La paralisi amministrativa che si è venuta a determinare incide in modo diretto sui settori collegati alla programmazione, agli investimenti e alla gestione dei servizi essenziali, elementi che rappresentano la base operativa per imprese, lavoratori, cooperative e aziende agricole. Il rallentamento delle procedure, l’assenza di atti gestionali e la difficoltà nel garantire continuità nell’erogazione dei servizi pubblici stanno creando un clima di sfiducia, che rischia di frenare ulteriormente attività già esposte a criticità strutturali. Non tralasciando il mancato impulso politico su questioni importanti riguardanti il settore Primario, in particolare: la crisi del comparto olivicolo reggino, la denominazione a marchio di qualità del bergamotto, la problematica cinghiali e relativo risarcimento danni, la viabilità, la gestione delle fiumare e del dissesto idrogeologico.
La crisi politica reggina - sono sempre le parole di Giuseppe Barbaro di Copagri Calabria - ha generato lo stallo su provvedimenti di rilievo, come il regolamento sulle Circoscrizioni e difficoltà operative della società Castore, evidenziando quanto la stabilità amministrativa sia un fattore determinante per la continuità dei servizi di cui imprese, lavoratori e famiglie dipendono quotidianamente. In questo contesto si inserisce inoltre il tema, già da tempo evidenziato, della criticità sui dati della vivibilità e sulla tenuta socio-economica della Metrocity, inclusa la continua fuoriuscita di giovani qualificati verso altre aree del Paese. Un indebolimento che rischia di acuirsi ulteriormente se il quadro politico-amministrativo non dovesse trovare a breve un assetto stabile e funzionante. Considerati i possibili effetti di un ulteriore aggravamento della crisi politica, compresa l’eventualità di un Commissariamento, nel dibattito pubblico emerge l’esigenza di soluzioni che assicurino la piena operatività dell’ente cittadino e metropolitano fino alle prossime elezioni. In questa prospettiva - precisa Barbaro avviandosi a conclusione - viene richiamata l’importanza che tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio assumano un ruolo di responsabilità istituzionale, valutando con attenzione le ricadute che ulteriori fasi di stallo potrebbero generare sull’economia cittadina e metropolitana. In tale prospettiva viene richiamata la possibilità – di natura istituzionale e non politica – di un’amministrazione a carattere tecnico, un “governo dei migliori” in grado di garantire la gestione, la tutela dei servizi minimi essenziali ed il sostegno alla programmazione economica, evitando blocchi che avrebbero ripercussioni dirette su imprese, lavoratori e famiglie
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