Corbelli:"Emergenza carceri esiste da 30 anni"

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  04 luglio 2025 15:29

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, da oltre 30 anni impegnato sul dramma delle carceri,  dopo la denuncia, nei giorni scorsi, del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, interviene sulla “emergenza sociale delle prigioni che continua, purtroppo, a far registrare ogni anno un numero impressionante di suicidi e situazioni di grave disagio e sofferenza, in tanti casi particolarmente gravi, disumane e inaccettabili”. “Ha ragione il presidente della Repubblica, è una situazione drammatica. Basta far parlare i numeri per avere un’idea del quadro allarmante che si registra in tutto il Paese, compresa, purtroppo, anche la nostra Calabria. In Italia al 1 luglio 2025 risultano questi dati: tasso di affollamento: 134,19% ; totale detenuti: 62.694 ; posti regolamentari: 51.276 ; posti disponibili: 46.719. Ma il dato più drammatico e preoccupante è, come dicevo, quello dei suicidi. Sono stati 83 i suicidi nel 2024, numero record negli ultimi 30 anni, da quando viene fatto questo rilevamento statistico. Per quanto riguarda la Calabria i dati diffusi dal Garante regionale un anno fa e relativi ai primi sei mesi del 2024, quelli di cui si ha notizia, sono i seguenti: 3 suicidi, 5306 eventi critici di cui, oltre i 3 suicidi, 80 tentati suicidi, 225 atti di autolesionismo e 75 aggressioni fisiche”. Corbelli , che condivide e apprezza la denuncia del capo dello Stato, ricorda “come, purtroppo, questa drammatica emergenza delle carceri è la stessa da oltre 30 anni, che non è cambiato nulla in tutti questi anni. Per denunciare questo dramma delle prigioni fondai, a Cosenza, nella mia città, alla fine del 1994, ancora prima di costituire poi (nel giugno del 1995) il Movimento Diritti Civili, il Comitato per i diritti dei detenuti e iniziai le prime battaglie e manifestazioni in Calabria, e a seguire in altre regioni, davanti al carcere di Napoli e di altre città e di fronte alle massime sedi istituzionali a Roma (Camera, Senato e Quirinale). Decine e decine sono stati i detenuti, tanti malati e vittime di ingiustizie, che ho fatto scarcerare in questi 30 anni. Di questi numerosi anche quelli stranieri, di diversi Paesi di ben tre Continenti (Europa, Africa e Asia). Denunciai nel febbraio del 1995, con una intervista al New York Times, che dedicò una inchiesta al tema drammatico delle carceri italiane, le condizioni da terzo mondo delle prigioni del nostro Paese, il dramma dei suicidi, dei malati in cella e del grave problema del sovraffollamento, senza naturalmente dimenticare le difficili condizioni nelle quali sono costretti ad operare, e con carenza di organico, gli agenti penitenziari.  Denunce e proteste che, come viene ricordato e documentato nelle pagine del nostro sito www.diritticivili.it e, in parte, nel profilo Fb, ho sempre continuato a fare nel corso degli anni, occupando in una circostanza (era il 27 dicembre 2005) finanche il Parlamento, lanciando dal palchetto del pubblico della Camera, volantini sui deputati, per richiamare l’attenzione sulla disumanità delle prigioni e in particolare dei bambini in cella con le loro giovani madri detenute. Problema, questo dei bimbi, purtroppo ancora ad oggi irrisolto. Venni prelevato, in quella circostanza, dai commessi della Camera e portato fuori di peso dall’aula di Montecitorio! Oggi purtroppo, concordo con il presidente Mattarella, la situazione nelle carceri è gravissima e rappresenta una vera emergenza sociale. Questo significa che sono passati 30 anni, purtroppo, inutilmente. Mi auguro che questo governo affronti, così come mi pare ha intenzione di fare il ministro della Giustizia, Nordio, questa emergenza sociale e dia le giuste e adeguate risposte di giustizia, civiltà e umanità”

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