Coronaviru. L'assessore Russo: “Dal Decreto Aprile ci aspettiamo maggiori aiuti per gli enti locali”

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L'avvocato Danilo Russo
  10 aprile 2020 16:19

“La tanto decantata manovra economica presente nel decreto “Cura Italia” non sta dando i frutti sperati, le misure economiche adottate sono insufficienti e residuali rispetto ai problemi che la società italiana sta affrontando. All’indomani dell’avvento in Europa della pandemia da Covid-19, l’Italia e i Paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo sono rimasti da soli ad affrontare l’emergenza, i governi di questi Paesi, tra cui quello italiano, sono rimasti a guardare l’Unione Europa che, con freddo distacco, tradiva di fatto chi era in maggiore difficoltà. La crisi portata dal Covid-19 ha colpito privati cittadini, imprese, professionisti, interi settori economici, enti locali".

E' quanto si legge in una Dichiarazione dell’assessore Danilo Russo:.

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"Gli enti locali, purtroppo, - prosegue - si trovano a fronteggiare l’emergenza con poche risorse economiche e umane, i Comuni stimano una perdita che va dai tre agli otto miliardi e chiedono al governo misure adeguate che tardano ad arrivare. In questo panorama la capacità fiscale dei Comuni si è drasticamente ridotta a causa di un effetto domino che ha visto la chiusura delle attività economiche con grosse ripercussioni future in capo alle micro e piccole attività; vanno bene i rinvii dei tributi locali, ma dal governo ci aspettiamo un vero e proprio azzeramento, con un contestuale aumento di liquidità, al fine di permettere anche agli enti locali il recupero del mancato gettito".

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"L’amministrazione comunale, - conclude Russo - grazie alla lungimiranza e alla competenza del sindaco Sergio Abramo e della sua giunta sta riuscendo a gestire in modo ottimale questo momento, ma se non arriveranno aiuti più forti dallo Stato poco servirà tutto quello che è stato fatto finora. La speranza è che nel prossimo decreto “Aprile” il governo tenga conto delle esigenze degli enti locali pensando a una serie di servizi pubblici che, altrimenti, rischiano la paralisi”.

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