"Il Virus fa paura, se ci sarà il lockdown si dovranno sostenere i lavoratori"
30 ottobre 2020 19:49"Questa è una giornata di mobilitazione che Usb sta promuovendo in molte città italiane. È la nostra risposta ai fatti di Napoli. Si è puntato sulle vetrine e sui cassonetti bruciati, quello che sta passando in secondo piano è il forte disagio sociale".
Lo ha detto Peppe Marra, del sindacato Usb, in riferimento alla protesta organizzata davanti alla prefettura di Reggio Calabria dove si sono radunati una cinquantina di lavoratori e tirocinanti della Regione.
"Anche durante il Covid, - ha aggiunto Marra - ci hanno detto che ci salveremo tutti, e invece quello che noi vediamo è che i poveri diventano sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi. Anche le misure che vengono adottate in caso di lockdown, penso alla zona rossa istituita nella tendopoli di San Ferdinando, non ci sembra che diano risposte in termini di sicurezza per la diffusione del Covid. A questo punto chiediamo che ci siano lockdown veri, chiusure vere perché noi del Covid abbiamo paura. Non siamo negazionisti che dicono che il Covid non c'è. Siamo persone che hanno paura di ammalarsi e chiediamo la massima attenzione rispetto alla diffusione del virus e sappiamo, allo stesso tempo, cosa comporta il lockdown". "La prima richiesta che noi facciamo - ha sostenuto il rappresenta dell'Usb - è che ci sia un reddito di emergenza, un sussidio Covid. Chiamiamolo come vogliamo ma diamo alle persone la possibilità di vivere durante la chiusura. Le sassaiole che abbiamo visto in questi giorni alla tendopoli di San Ferdinando sono l'esempio chiaro: non si possono chiudere 260 persone che lavorano tutto l'anno nella Piana quando poi non hanno la possibilità di chiedere l'indennità di malattia o perché lavorano in nero o perché lavorano in grigio e non maturano le ore. Noi parliamo di emergenza Covid, sono passati mesi ma non si è fatto nulla per essere preparati a questa nuova ondata di contagi".
L'Usb, in riferimento alla situazione dei precari, ha consegnato in Prefettura un documento con il quale il sindacato denuncia che "il decreto Ristoro presentato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte non prevede alcun sostegno economico per chi svolge attività di tirocinio. L'ennesima beffa che rischia di condannare alla fare, migliaia di famiglie ormai allo stremo".
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