La cultura non va in quarantena, ma si appropria di nuove forme e linguaggi per raggiungere il pubblico ai tempi del distanziamento sociale. L’Istituto per gli Studi Storici, con il patrocinio del comune di Rende, promuove nel mese di maggio una serie di iniziative volte a sostenere il circuito degli eventi culturali investito a più livelli dalla crisi economica in atto, legata all’emergenza sanitaria.
Il ciclo d’incontri “Storia e storie” si rinnova e viene ribattezzato EX DOMO SUA (da casa propria), con quattro appuntamenti in cui altrettanti artisti presenteranno in video le loro performance. A questi appuntamenti settimanali si aggiungeranno in palinsesto una serie di contributi video di interesse storico, archeologico, ambientale, musicale, allo scopo di creare un vero e proprio contenitore culturale online.
“L’intento –ha spiegato Paolo Graceffa, tra i soci dell’associazione presieduta da Raffaele Caputo - è quello di realizzare attraverso la pagina facebook del nostro istituto un luogo virtuale in cui gli artisti che gravitano intorno alla nostra associazione possano continuare ad esibirsi per la numerosa platea che li segue. Sarà uno spettacolo in streaming in cui i performer avranno riconosciuto un gettone di presenza quale segno tangibile a tutela di un comparto il cui mercato resterà al palo ancora per molto tempo e, soprattutto, nella stagione, quella estiva, che avrebbe assicurato maggiori introiti. L’ormai collaudata formula dei reading tornerà in veste virtuale per continuare a diffondere cultura: “Partiremo dalla lettura storica di Rosa Luxemburg con Marta Petrusewicz”.
Anche il comune di Rende, infatti, aderirà all’iniziativa: “Crediamo che in questo momento storico eventi del genere siano necessari per sostenere un settore che si nutre di riti collettivi per esistere. La crisi in atto rischia di divenire irreversibile se non si pensa ad una risposta strutturata che deve partire, in prima istanza, proprio dalle istituzioni”, ha affermato il sindaco Marcello Manna.
L’assessora alla cultura Marta Petrusewicz, ha dichiarato: “Per quanto dolorosa, ogni crisi ha sempre rappresentato un’occasione di innovazione sociale, politica e culturale. La peste del 1348-50, la cosiddetta morte nera, ha permesso in Europa occidentale il riscatto del mondo contadino dalla servitù della gleba; la Depressione del 1929-32 ha prodotto il New Deal rooseveltiano.
La crisi attuale mette in moto i nuovi saperi informatici per sconfiggere l’isolamento e ricreare i circuiti di coesione culturale. Partecipiamo agli incontri virtuali dell’Istituto, dunque, con lo stesso entusiasmo con il quale abbiamo ospitato quelli materiali del ciclo Storia e Storie. Per questo facciamo nostro e sosteniamo l’appello lanciato dal coordinamento CReSCo Calabria, sigla che comprende singole associazioni di categoria, artisti del teatro e dello spettacolo dal vivo, alla regione Calabria affinché si costituisca nel più breve tempo possibile un Tavolo Straordinario di crisi per la concertazione culturale e teatrale ed un adeguamento in merito al Documento Economia e Finanza (DEF)”. Per chi fosse interessato a sottoscrivere la petizione può farlo al link: https://www.change.org/FuturoperilTeatroinCalabria
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