Coronavirus. All'ospedale Pugliese arriva la tenda del pre-triage. Intanto due tamponi su quattro sono negativi

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images Coronavirus. All'ospedale Pugliese arriva la tenda del pre-triage. Intanto due tamponi su quattro sono negativi

  05 marzo 2020 18:25

E' stata installata il tendone che fungerà da triage all'ospedale Pugliese di Catanzaro. Fornita dalla Protezione civile, servirà a filtrare i casi sospetti di Coronavirus. A questo punto i pazienti a rischio non transiteranno direttamente dal Pronto Soccorso (come avvenuto con il 67enne positivo) ma prima di arrivare a Malattie Infettive saranno visitati sotto il tendone. Alcune unità di personale saranno destinate all'attività di pre-triage (LEGGI QUI le misure adottate dal Pugliese).

Nel frattempo arrivano aggiornamenti sul caso positivo e coloro che hanno avuto contatti diretti. "Le condizioni del paziente risultato positivo al test Coronavirus, effettuato nel nostro ospedale, sono stabili". A dirlo  il direttore sanitario dell'Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio, Nicola Pelle, che ha spiegato come "per l'uomo di 67 anni che si trova ricoverato nel reparto di Malattie infettive si stia ancora aspettando il risultato del secondo tampone dall'Istituto superiore di Sanità".

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Pelle ha parlato di altri casi sospetti a Catanzaro per i quali è stato necessario effettuare un tampone: "In tutto quattro. Per due abbiamo già ottenuto il risultato che è negativo, per gli altri siamo in attesa di risposta". Il direttore ha anche confermato che il paziente arrivato al pronto soccorso dell'ospedale "ha dichiarato di essere stato solo a Canazei (Trento), quindi non in zona Rossa, per questo si sta verificando se chi è entrato in contatto con lui tra il personale sanitario, lo ha fatto senza le protezioni necessarie, così da prendere misure adeguate come l'isolamento. Una organizzazione interna che serve a garantire la sicurezza degli operatori e degli utenti". Per i familiari e i contatti che il paziente può aver avuto fuori dall'ospedale, Pelle ha sottolineato come "facoltà dell'Azienda sia solo quella di comunicare tutto al Dipartimento di prevenzione dell'Asp" perché "possiamo solo agire all'interno delle mura ospedaliere".

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Ieri sera, secondo quanto riferito dal direttore sanitario "un medico del Dipartimento, è venuto immediatamente e ha cercato di capire il percorso che aveva fatto il paziente, quali erano stati i contatti che aveva avuto e la stessa Asp avrebbe contattato gli interessati".

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