Medici a “mani nude” a combattere contro il Covid-19. E adesso che i dispositivi di biosicurezza sono stati finalmente forniti dalla casa farmaceutica Menarini, la consegna ha avuto un unico destinatario: la Sanit Group MMG UCCP di Catanzaro del dr. Gennaro De Nardo, medico di base e referente provinciale FIMMG. “In probabile grave palese conflitto di interesse”, ha ribattuto a gran voce il dottore Pasquale Montilla all’informatore farmaceutico che lo ha contattato per dargli comunicazione in tal senso.
E poi ha fatto di più. Il medico oncologo ha spedito in fretta e furia una denuncia al Comando dei Carabinieri NAS Catanzaro per chiedere accertamenti su quanto si è verificato, premettendo che a tutt'oggi non è stato consegnato alcun dispositivo di biocontenimento Covid-19 da parte dell’ASP di appartenenza o da parte della Protezione Civile Regionale, mettendo così a rischio la sicurezza dei medici e dei pazienti e l’attività di servizio sanitario in generale.
Il dottore Montilla, nella sua denuncia, ricorda che “la fornitura dei presidi di protezione personale avviene esclusivamente da parte degli enti preposti per fronteggiare tale emergenza nazionale Covid-19 e che le aziende specializzate per la vendita di tali dispositivi non effettuano vendite al consumo e che continui personali interventi sanitari ambulatoriali su pazienti in carico e di emergenza sanitaria territoriale effettuati in collaborazione con il personale del 118 obbligano l'attivazione di procedure congiunte di biocontenimento per il rischio contagio”.
Senza dimenticare che l' oncologo ha inoltre in data 17 aprile una diffida all'ASP per la richiesta dell'esecuzione di un test diagnostico di screening Covid-19, come indicato dal Dipartimento Sanitario della Regione Calabria. Da qui la reazione stizzita del dottore Montilla davanti alla comunicazione relativa al ritiro dei dispositivi di biosicurezza che in altro modo, a sua avviso, avrebbero dovuto essere consegnati ai medici.
"L'emergenza SARS-COV2, anche se ci proietta in una esperienza professionale ai limiti del surreale, dove un nemico invisibile si diffonde impunemente cercando di sfondare le nostre linee difensive di medici - osserva il dottore Montilla -, non deve sovraesporci al rischio di condizionamenti in violazione di condotte eticamente non condivisibili.Sono fermamente convinto che il COVID-19 diventerà un forte catalizzatore in Italia di inchieste giudiziarie che fanno luce sul disastro della sanità italiana". E l'affondo finale è per le Asp che "non si sono attivate per predisporre la consegna di DIP di biosicurezza ai medici del territorio e si permette la consegna personale a medici convenzionati in UCCP vincolati da norme contrattuali specifiche".
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