“Tutti sanno che nulla potrà tornare come prima, ma è adesso che dobbiamo, insieme, darci da fare perché lavoratori, disoccupati, associazioni, movimenti, organizzazioni sindacali, soggetti politici animati da autentica solidarietà democratica, sappiano invertire la rotta dello sfruttamento e del primato dei grandi monopoli. – dichiara il Portavoce del Coordinamento Nazionale No Triv, Francesco Masi – Covid-19 è la tragica lente di ingrandimento che ci consente di guardare nel profondo le crepe e le ingiustizie di un sistema che già prima dell’emergenza sanitaria aveva messo in pesante discussione il diritto alla salute, al lavoro giusto e ad un’esistenza dignitosa”.
Occorre ricostruire l’Italia su basi radicalmente nuove, ripartendo dalla completa attuazione della Costituzione, in netta discontinuità con le politiche dell’attuale e dei precedenti Governi: per ammissione dei suoi stessi fautori, l’ideologia del “meno Stato” ha creato intollerabili disuguaglianze ed ingiustizie: privilegi per pochi (quasi 20 miliardi di euro vanno ogni anno sotto forma di sgravi ed agevolazioni alle fonti fossili mentre negli ospedali mancano respiratori e posti letti in terapia intensiva) ed immani sacrifici per tutti gli altri.
I diritti inviolabili di tutti alla salute, all’abitare, al lavoro ed alla conoscenza, continuano ad essere violati, per assurdo, anche nel corso dell’emergenza sanitaria ed in piena crisi economica.
“Il Governo lascia aperte le fabbriche di armi; conferma le spese per l’acquisto di sofisticate macchine di morte – sottolinea Enrico Gagliano, Cofondatore del Coordinamento-. Finanzia petrolieri e grandi opere inutili anziché mettere maggiori risorse dove invece servirebbero per davvero: per rafforzare la Sanità; realizzare le migliaia di piccole opere ferme da anni di cui il Paese ha bisogno; fare le bonifiche; rilanciare l’occupazione; garantire un reddito minimo e dignitoso a chi non ce l’ha; investire nella formazione e nella ricerca”.
In un momento così grave in cui il Parlamento non ha voce, l’Unione Europea rischia di sfaldarsi a causa degli egoismi nazionali; Stato e Regioni entrano spesso in conflitto; lavoratrici, lavoratori, partite Iva e piccole e medie imprese sono costretti a pagare il prezzo più pesante della crisi, Associazioni e Movimenti chiedono al Governo di recuperare risorse indispensabili, tagliando, fin dal prossimo provvedimento di Collegato Ambientale, i Sussidi Ambientalmente Dannosi (20 miliardi di Euro in tutto) per destinarli per intero, già a partire dal prossimo Documento di Economia e Finanza, a favore del rafforzamento strutturale della Sanità Pubblica (in particolare, i presìdi salvavita: unità di terapia intensiva e rianimazione), per progetti di risanamento ambientale, per realizzare centinaia di piccole opere utili, per la ripubblicizzazione della gestione dei servizi essenziali, per il "lavoro giusto e verde", per accelerare la transizione energetica.
Le Realtà Organizzate che hanno condiviso e sottoscritto il documento sono:
Coordinamento Nazionale No Triv • Campagna Stop TTIP Italia • Forum Italiano dei Movimento per l’Acqua • Movimento No Tav • Fairwatch • Fondazione Capta • No Scorie International • Disarmisti Esigenti • Italia che cambia • Ambiente e Salute • Coordinamento Comitati Sardi • Abruzzo Beni Comuni • Armonia degli Opposti • Associazione Bianca Guidetti Serra • Comune • Coordinamento Comitati No Triv del Val di Noto • Mamme di Marco No Tav • No Triv Lombardia • No Triv Sicilia • No Tunnel Tav Firenze • Consorzio Siciliano Le Galline Felici • Gruppo Ecologico El Muroon • Wwf Cremona • Legambiente Cremona-Circolo Verde Verde • Cittadini democrazie e partecipazione • Basta Veleni Brescia • Raspa (Rete Autonoma Sibaritide e Pollino per l’Autotutela) • Comitato No Sfratto-Diritto alla Casa di Bergamo e Brescia • Collettivo Linea Rossa Bassa Bresciana • Comitato No Autostrade Cr-Mn e Ti-Bre • No Gasarano Sergnano • Associazione Irene • Associazione Culturale Sciami • APS Amici della Ludoteca-Cassina de’ Pecchi • Rivista “Valori”
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