Coronavirus. Biamonte (ConfimpresaItalia Calabria): "Ecco le "nostre vittime" a causa della crisi economica"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Coronavirus. Biamonte (ConfimpresaItalia Calabria): "Ecco le "nostre vittime" a causa della crisi economica"
Luigi Biamonte

"Accanto ai bollettini quotidiani che vengono diramati sull’andamento sanitario della pandemia credo sia giusto diramare un’ altro drammatico bollettino che riguarda l’andamento degli infettati e deceduti sul fronte economico che il Covid produce".

  27 ottobre 2020 16:45

"Accanto ai bollettini quotidiani che vengono diramati sull’andamento sanitario della pandemia credo sia giusto diramare un’ altro drammatico bollettino che riguarda l’andamento degli infettati e deceduti sul fronte economico che il Covid produce".

Luigi Biamonte, (ConfimpresaItalia Calabria), annuncia i dati di una vera ecatombe economica.

Banner

"Iniziamo con i “confortanti” dati ISTAT: - caduta del P.I.L. dell’8,3% con andamento tendenziale al 10/11% - crollo dell’export del 13,9%, - domanda interna(escluso scorte) -8,3% - consumo delle famiglie -8,7% - spesa della P.A. +1,6% - tasso di disoccupazione al 10,2% con tendenza all’aumento".

Banner

E continua, nel dettaglio "vediamo i sempre ”confortanti” dati disaggregati relativi all’ artigianato e commercio:  ARTIGIANATO I° semestre (dato nazionale fonte C.G.I.A.) -4.446 unità, I°semestre ( dato regionale “ ) -88 unità, I°semestre (dato prov.le “ ) -27 unità".

Banner

Passando al commercio: "III° trimestre (dato prov.le fonte Infocamere), Commercio al dettaglio -58 unità Commercio all’ingrosso -24 unità. Come come le attività di ristorazione: "Attività e servizi ristorazione -19 unità con forte tendenza all’aumento".

Insomma, "si potrebbe continuare per tutti i settori produttivi ma sarebbe sempre costante la presenza del segno - con una forte propensione alla mortalità. L’infezione nell’economia è dilagante e - sottolinea -  riguarda quasi la totalità delle attività. E’ proprio nell’economia che il virus è attivissimo, altamente contagioso, fortemente letale e agente in un tessuto con scarse cure cure e tutele. Al lettore attento non è sicuramente sfuggito l’unico dato positivo: +1,6% della spesa della P.A. Ci troviamo, dunque, difronte a quel Giano bifronte che è la rappresentazione della distorsione che l’azione dello Stato genera nell’economia reale".

"Uno Stato - denuncia - che non si accorge della desertificazione dei centri storici e delle periferie dovuta alla progressiva e inesorabile chiusura delle attività commerciali, artigianali e produttive. Uno Stato che non si accorge che la desertificazione lascia cavalcare in ampie periferie il malaffare e la criminalità organizzata. Uno Stato che non si accorge di una desertificazione che annulla la socialità, che deprime la crescita culturale, che annienta la possibilità di offrire un futuro quanto più al riparo da incertezze ai nostri figli".

"Un’Italia retta dal Direttorio “C.T.S.” e da un Governo capace solo di fregiarsi di come si sia stati bravi ad affrontare la prima ondata Covid(facile con una chiusura totale) ed incapace di programmare misure di reale contrasto alla seconda ondata come potrà reggere all’urto della pandemia? Un’Italia gestita da una pletora di burocrati incompetenti e solo attenti alle loro rendite di posizioni quali azioni può gestire per il governo dell’economia? Un’Italia che da Maggio ad Ottobre ha visto il Governo - dichiara - ed il Parlamento occuparsi di monopattini, bici , banchi(sempre con ruote tanto che la famosa” circolarità” è ridotta solo a questi oggetti) ed elezioni quali soluzioni serie, programmatiche, univoche potrà mai offrire ai suoi cittadini?"

"ConfimpresaItalia non ha, certamente, soluzioni miracolistiche ma chiede a gran voce un immediato intervento su pochi ma essenziali punti: - Costo degli affitti -Riduzione della tasse (se non annullamento di quelle locali) -Facilitazione dell’accesso al credito -Ristoro immediato delle attività colpite dal nuovo DPCM che non sia condizionato alle eventuali posizioni debitorie del contribuente verso l’Agenzia delle Entrate".

"Pochi punti ma - sottolinea - , per noi, cruciali. Pochi punti che se non vedranno soluzione peggioreranno la già triste situazione. Ricordo che dall’ 01/01/2021 tutti gli Istituti Bancari si adegueranno alle nuove regole europee sul defoult delle imprese. Con le nuove e piu’ restrittive regole chi presenterà un arretrato consecutivo di 90gg. E il cui valore risulti superiore a 100€ o pari all’ 1% del totale delle sue esposizioni sarà definito “inadempiente” e segnalato alla Centrale Rischi con tutte le problematiche che da tale iscrizione scaturiranno. Le stesse banche saranno ancora più prudenti nel concedere prestiti o sconfinamenti e ciò proietterà le imprese verso un ulteriore e disastroso credit crunch".

"Faremo di tutto affinchè la nostra voce non rimanga inascoltata e nel sentirci solidali con tutti gli imprenditori colpiti dalle scelte draconiane e poco ragionate del nuovo DPCM ricordiamo loro che la nostra struttura è pronta ad accogliere le loro ragioni ed istanze come è pronta alla massima collaborazione- conclude - con le altre Associazioni Sindacali per un’azione quanto più incisiva possibile".

 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner