“La proposta fatta nei giorni scorsi dal Magnifico Rettore dell’Università Magna Grecia di Catanzaro Prof. Giovambattista De Sarro, e accolta favorevolmente dalla classe medica catanzarese, dalla struttura commissariale dell’Asp, dal sindaco Abramo e da 73 Sindaci calabresi, di istituire un centro Covid regionale all’ex Villa Bianca, ritengo vada sostenuta con favore dai cittadini calabresi e da tutta la classe politica regionale”. Lo afferma Mario Magno, già consigliere regionale della Calabria, che aggiunge: “Come affermato dal Sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, ‘la realizzazione di un centro Covid deve essere legata a un più ampio discorso che comprenda, integralmente, le funzionalità dell’ospedale Pugliese e la contestuale creazione di una Casa della salute .. poichè ci sono i fondi disponibili sulla base di uno stanziamento ministeriale’”.
“Viva preoccupazione e forte dissenso - puntualizza - suscita invece la dichiarazione e lo scetticismo del commissario dott. Zuccatelli che rifiuta l’ipotesi di ubicare il centro Covid calabrese nell’ex Villa Bianca e ne propone una possibile attivazione all’interno del Policlinico Universitario. Come specificato dal Rettore, è necessario pensare da subito ad un centro Covid regionale che consenta di fronteggiare il ritorno dell’epidemia in atto e in prospettiva il possibile arrivo di altre epidemie, per come la storia sanitaria ci ha insegnato. L’Università Magna Grecia, che ha tra i suoi obiettivi la formazione e la ricerca, rappresenterebbe un formidabile strumento per la formazione di tanti studenti e specializzandi in un campo tutt’oggi carente di personale medico qualificato. Proprio quel personale medico e infermieristico che ha commosso il mondo intero e sta suscitando sentimenti di sincera ammirazione per impegno e senso del dovere, ma che ha anche pagato un duro prezzo a causa dei numerosi decessi che hanno riguardato gli operatori sanitari contagiati nella lotta al virus”.
“Per come è stato specificato in un appello dei medici e ricercatori universitari di Catanzaro il campus di Germaneto – specifica Magno - non ha le caratteristiche idonee per ospitare il centro Covid regionale in quanto: ‘L’edificio C della struttura di Germaneto comprende, infatti, ai primi tre piani, i laboratori di ricerche, le aule didattiche e la mensa degli studenti con un flusso giornaliero di centinaia di giovani che vivono il campus e vedrebbero interdetto l’accesso o che dovrebbero addirittura fare percorsi comuni ai pazienti contagiati col rischio di una bomba epidemica. L’edificio A ospita le sale operatorie, la cardiochirurgia e le terapie intensive e, quindi, deve essere rapidamente ridestinato alle sue funzioni originali; una destinazione diversa comprometterebbe i corsi di Medicina, delle professioni sanitarie e la chiusura delle Scuole di Specializzazione di area chirurgica’”.
“Per questo – conclude Magno - mi appello a nome di tanti calabresi, da ex amministratore locale e da ex Consigliere regionale per due legislature, al Presidente della Giunta Regionale Jole Santelli, al Presidente del Consiglio Regionale Domenico Tallini e agli Assessori e Consiglieri Regionali, affinché sostengano tale proposta a Roma presso la presidenza del Consiglio, con il coinvolgimento del nostro corregionale dott. Domenico Arcuri, Commissario per l’emergenza Coronavirus, affinché si realizzi una struttura di servizio per i calabresi e per i tanti giovani studenti ancora speranzosi di un futuro migliore per questa nostra regione”.
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