"Serve l'estensione della proroga delle scadenze fiscali e contributive a tutte le aziende, senza discriminarle sulla base del fatturato".
E' l'appello del presidente della Coldiretti Ettore Prandini al premier Giuseppe Conte, a tutto il governo e alle forze politiche di maggioranza ed opposizione.
Le misure adottate con il decreto 'cura Italia', infatti, esclude le aziende con più di 2 milioni di fatturato dalla sospensione dei versamenti in scadenza tra l'8 e il 31 marzo. "Ad essere escluse, denuncia Prandini, sono le imprese che più hanno subito l'impatto delle misure di prevenzione adottate a livello nazionale, come quelle florovivaistiche che hanno visto andare in fumo completamente la produzione di fiori recisi e in vaso per effetto del divieto alle cerimonie e della chiusura dei negozi, ma anche quelle vitivinicole colpite duramente dallo stop imposto a bar e ristoranti in Italia e all'estero".
"Una situazione straordinaria - conclude Prandini - che non consente di rispettare la scadenza di venerdì prossimo, ad esempio, per l'Iva di febbraio e dell'ultimo trimestre 2019 e molte altre ancora; una giornata entro la quale è necessario adottare un provvedimento urgente di sospensione dei termini".
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