di CARMEN MIRARCHI
Il nuovo Dpcm colpisce anche bar e ristoratori di Catanzaro: dalle 18 serrande abbassate e aperto solo il servizio di asporto e consegna a domicilio.
Per questo motivo non si placa la voce dei titolari che ribadiscono come questa chiusura e questa decisione del Governo sia ingiusta rispetto a quelle che sono le esigenze di coloro che hanno investito e hanno creduto in una nuova ripartenza. In tanti prospettano un futuro non del tutto roseo in quanto hanno già dovuto mandare molti dipendenti a casa o in cassa integrazione.
A ricominciare è l'incubo del mancato indennizzo e delle casse integrazioni che in molti casi da giugno non sono ancora arrivate.
"Se dovesse continuare così non riapriremo più" ci dicono in tanti parlando del futuro. Tutti sperano che possa passare questo virus ma contestato le decisioni del Governo.
C'è chi crede che forse sarebbe stato meglio chiudere tutto, chi ha già licenziato o chiuso attività, chi crede che il futuro sarà nero. Ad unire ristoratori e baristi sono la paura e l'incertezza.
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