Coronavirus. Filt Cgil e Fit Cisl: "Alitalia non abbandoni l'aeroporto di Reggio Calabria"

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L'aeroporto di Reggio Calabria
  06 aprile 2020 19:05

Filt Cgil e Fit Cisl, in una nota, si dicono "fortemente preoccupate per il futuro del Sistema aeroportuale calabrese. Gli attuali aeroporti Lamezia, Crotone e Reggio Calabria - prosegue la nota - devono essere tutelati oggi dalla politica e dal management di Sacal per trovarsi pronti a ripartire domani. La nostra regione non può permettersi di perdere nessun posto di lavoro sia a tempo indeterminato che stagionale e nessuno dei tre scali che sono strategici per lo sviluppo dei rispettivi territori. Territori con vocazioni e bisogni diversi che non possono fare a meno di collegamenti aerei per la loro valorizzazione".

"Filt-Cgil e Fit-Cisl Calabria - è scritto nella nota - hanno già manifestato le loro preoccupazioni con una richiesta formale di programmare misure urgenti inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dei trasporti e ai Presidenti delle Giunte regionali della Calabria e della Sicilia. Alitalia nello scalo di Reggio Calabria ha avviato la cassa integrazione a zero ore per i lavoratori e toccherà anche ai lavoratori della Sacal non appena sarà sottoscritta la CIGS.

Chiediamo alla Sacal, alla Regione Calabria, alla Città Metropolitana e al Comune di Reggio Calabria di agire velocemente nei confronti della dirigenza Alitalia e del Governo chiedendo chiarimenti sulla programmazione futura che prevede la possibilità di volare su Roma e Milano solo da Lamezia Terme, con un potenziamento delle tratte verso Roma da giugno. Inoltre, chiediamo alla Sacal, per come annunciato, di rendere noto lo stato delle trattative con altre compagnie aeree. L'obiettivo comune è garantire il diritto alla mobilità ai cittadini calabresi e quindi anche di Reggio Calabria e della sua provincia, oltre che di Crotone. Quindi è necessario che Alitalia programmi sin da adesso il dopo emergenza COVID 19 e si impegni a garantire le tratte da/per Roma e Milano sull'Aeroporto dello Stretto. Senza una programmazione e impegni straordinari tutti i lavoratori dell'indotto aeroportuale, terminata l'emergenza sanitaria, rischiano di ritrovarsi senza lavoro, perché la ripresa sarà difficile e per Reggio e Crotone si prospetta certamente più lenta".

"Per questi motivi, in questa fase difficile - conclude la nota - l'obiettivo delle organizzazioni sindacali e del management SACAL deve essere comune per sollecitare l'intervento del Governo, del Presidente della Giunta regionale e del Sindaco della città metropolitana iniziando a pretendere che non venga meno la presenza di Alitalia nello scalo reggino, oltre ad altre compagnie, per essere pronti quando ripartirà il traffico aereo, seppur in maniera graduale, a garantire il diritto alla mobilità nell'Area dello Stretto".

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