Coronavirus. Giaimo (Msi): “Bentornato Paolo Dodaro”

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Natale Giaimo
  23 febbraio 2020 21:04

“L’intera segreteria Provinciale del MSI-Fiamma Tricolore porgono il loro bentornato a casa al noto chef borgese Paolo Dodaro che, assieme alla moglie ed al loro bellissimo figlioletto, è atteso per domani, lunedì, a Borgia di ritorno dalla Cina”, lo dichiara Natale Giaimo. 

 “Il saluto affettuoso di questa segreteria è vieppiù “necessario” in considerazione del periodo veramente difficile per tutta l’Italia dove, meno di quarantottore fa, si è dovuto prendere atto che, nonostante le misure tempestive e draconiane stabilite dalle Autorità, misure che hanno consentito finora di tenere sotto controllo il corona-virus limitandone al massimo la diffusione, non tutti i cittadini abbiano ben compreso la esatta portata della situazione e, a volte, mostrino segni di un vero e proprio panico del tutto irrazionale a fronte di situazioni del tutto normali e certamente già attenzionate dai competenti organismi, anche sanitari.

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    nostro conterraneo – di cui vorremmo sottoporre alla Vostra attenzione due frasi estrapolate da alcune interviste rilasciate in questi giorni che rappresentano la prima l’assoluta sicurezza rispetto a pericoli di diffusione del virus a causa loro,“Siamo in quarantena al Policlinico Militare del Celio a Roma da sabato scorso. Con me, mia moglie e il nostro piccolo di otto mesi ci sono altre cinque persone arrivate da Wuhan. Ogni giorno ci misurano la temperatura almeno un paio di volte, poi tanti test, sia del sangue che, con il tampone, nelle narici e nella gola. Per fortuna tutti i risultati sono negativi. Medici e infermieri ci visitano però sempre e solo con tute impermeabili, cappucci e mascherine” e la seconda i timori che lo stanno accompagnando in questo suo ritorno nella terra natia “Vivo in Cina dal 2014, un po’ di Italia non mi dispiace anche se logicamente ora sto ragionando a come mia moglie, dai tratti chiaramente orientali, potrà essere accettata quando usciremo dalla quarantena.

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Ho fiducia nei miei compaesani, vedremo” - e la sua famiglia hanno dovuto superare, in queste ultime settimane, decine di controlli, sia in Cina che in viaggio e per ultimo nel periodo di quarantena cui sono stati sottoposti presso l’Ospedale del Celio a Roma. Adesso che finalmente, dopo che tutti i test di cui sopra sono risultati fortunatamente assolutamente negativi, tocca alla nostra Comunità accogliere Paolo ed i nostri due nuovi cittadini come solo noi Calabresi sappiamo fare e cioè dimostrando loro tutta la nostra solidarietà, vicinanza, affetto e facendogli capire che, seppure lontani da parte della famiglia cui appartengono, adesso essi sono a casa loro ed in famiglia anche qui e che, laddove ne avessero bisogno, troveranno sempre qualcuno al loro fianco pronto a dargli una mano e soccorrerli, lasciando che a governare le nostre teste e le nostre azioni siano intelligenza e sentimento e non assurde psicosi o, peggio, insensate paure legate a fattori fisici, in questo caso più insignificanti che mai”. 

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