Coronavirus. Greco e Nardi (Lega giovani Calabria) sollecitano un Piano per consentire un rientro sicuro e controllato dei fuori sede

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images Coronavirus. Greco e Nardi (Lega giovani Calabria) sollecitano un Piano per consentire un rientro sicuro e controllato dei fuori sede
Angelo Greco Lega Giovani Calabria
  22 aprile 2020 12:23

"È passato più di un mese dalla chiusura dei confini regionali per l’emergenza sanitaria da Covid-19. Un sigillo al grido “Calabria Chiusa!” che ha scatenato reazioni opposte tra i giovani calabresi e, in modo particolare, tra chi fuori regione ha scelto – in preda alla paura e in barba alle disposizioni – di ritornare a casa e chi, in modo responsabile, ha invece scelto di rimanere dove era per evitare la diffusione del contagio".

E' quanto si legge in una nota stampa dei coordinatori della Lega Giovani Calabria, Angelo Greco e Gianluca Nardi.

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Gianluca Nardi Lega giovani Calabria

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"E qui il paradosso: i primi sono rientrati in famiglia e senza preoccupazioni, - proseguono -  i secondi purtroppo sono ridotti allo stremo economicamente, senza lavoro, senza indennizzi, bloccati e senza poter affrontare le spese".

“Questi ragazzi non possono essere dimenticati e devono essere assolutamente aiutati a rientrare a casa – dichiarano Angelo Greco e Gianluca Nardi, coordinatori regionale della Lega Giovani Calabria - per questo ci siamo attivati e sollecitiamo attivazione del piano che aveva proposto la Lega consentendo un rientro sicuro e controllato.  Chiediamo che per tutte queste persone che tornano in Calabria da altre regioni venga effettuato il tampone o test sierologico, oltre al periodo di quarantena “obbligatorio”, con comunicazione dell’indirizzo dove trascorreranno il periodo di isolamento”. 

“Non sono altro che richieste di buon senso, che ci consentirebbero di coniugare le esigenze di tanti giovani e famiglie con la necessità di mantenere alta la sicurezza della nostra terra – concludono i coordinatori -. Siamo tutti calabresi, a prescindere dalla collocazione geografica. Il loro grido di aiuto non può continuare a rimanere inascoltato: se così fosse chiediamo a chi di dovere una spiegazione ufficiale”.

 

 

 

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