Coronavirus. I buoni spesa saranno gestiti dagli uffici del Comune di Girifalco. Passa la proposta di Signorello che rilancia: "Ora il fondo per i commercianti con le risorse del parco eolico"

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Il municipio di Girifalco
  01 aprile 2020 14:04

di MASSIMO PINNA

Aiuti alimentari, saranno gli uffici del Comune di Girifalco a gestire i fondi straordinari di 50 mila e 436,35 euro in arrivo con l’ordinanza di protezione civile nazionale per attutire gli effetti economici del Covid-19.

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La riunione tra i consiglieri comunali ha deciso che saranno, appunto, gli uffici del Comune ad occuparsene. Con una procedura più rapida e snella possibile saranno individuati, anche con un incrocio dati tra Comune, Inps e Agenzia delle Entrate, i soggetti che avranno accesso ai buoni spesa. Allo stesso tempo, si procederà a stilare una manifestazione di interesse per le attività commerciali, le farmacie e le parafarmacie, che potranno aderire all’iniziativa e in concreto attivare i buoni spesa.

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Il tutto è stato messo ai voti, su proposta del consigliere comunale Teresa Signorello, del gruppo Democratici per Girifalco. La proposta è passata con i voti della Signorello, del presidente del consiglio comunale Elisabetta Ferraina, del consigliere, ex vicesindaco, Maurizio Siniscalco, dei consiglieri Filippo De Stefani e Concetta Piccione. Bocciata la proposta del sindaco Pietrantonio Cristofaro, la cui idea prospettata era di far gestire interamente la somma e i buoni spesa alla Caritas comunale, ha avuto i voti del sindaco stesso, del vicesindaco Nando Cosco, dell’assessore Elisabetta Sestito e di Luigi Stranieri. L’assunto, non passato, era che essendo la Caritas a conoscenza delle situazioni di bisogno, poteva gestire le risorse. Concetto superato dal ragionamento, portata avanti dalla Signorello, che i soggetti che sono a conoscenza della Caritas, oltre a poter ricevere comunque i buoni spesa, sono già interessati da altre misure di aiuto. Ma, bisogna allargare la platea a chi è ora in difficoltà, e prima quasi certamente non lo era, e non è quindi a conoscenza della Caritas. Anche per questo è passata la proposta di demandare la gestione del tutto agli uffici comunali.

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Signorello ha poi rilanciato una proposta, già fatta giorni fa (LEGGI QUI), per la la costituzione di un fondo per le partite IVA, con i soldi dell'eolico almeno pari a quello dello Stato, necessario per contributi a fondo perduto per tutti coloro che hanno dovuto abbassare le saracinesche, e per coloro i quali hanno perso il lavoro. “Oggi – afferma Signorello - abbiamo un obbligo morale ad aiutare chi ha sempre investito e dato, contribuendo alla crescita di questa comunità”.

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