È un periodo difficile, lo sappiamo tutti. Ed il carabiniere, sin da quando muove i primi passi indossando la divisa, impara a stringersi alla propria comunità in maniera ancora più forte in questi momenti.
Ed è difficile staccarsi dalle proprie strade, dalle proprie piazze, dai paesi che lo adottano e lo fanno sentire un proprio figlio. Come ogni primo amore che si rispetti, in ognuno di loro rimane vivido, per tutta la vita, il segno della città dove arriva con una valigia carica di speranza e riparte fiero appartenente all’Arma Benemerita: sono i luoghi delle Scuole Allievi, dove nascono i Carabinieri e tra loro amicizia e fede incrollabile l’un nell’altro, così come granitica è la volontà di chi è chiamato a difendere l’ordine e la sicurezza pubblica.
Il COVID-19 sta privando anche i nostri giovani di questo periodo di addestramento, anche loro #restanoacasa, ma saldi nei valori e con la spontaneità che distingue la loro giovane età, gli Allievi Carabinieri della Scuola di Reggio Calabria hanno voluto #farequalcosa per la città: generosità e senso del dovere, oggi fatto di un gesto di solidarità, tanto più importante in questo momento.
Con questo intento, i nostri Allievi hanno pensato di donare ai bambini di Reggio Calabria 600 uova di Pasqua: una sola missione, donare un sorriso!
Accanto a loro, le tante belle storie della nostra Italia:
In fin dei conti un semplice gesto di augurio, per testimoniare da parte dell’Arma la vicinanza e l’affetto nei confronti dei soggetti più sensibili e vulnerabili, soprattutto i più piccoli, che più di tutti soffrono le restrizioni del nostro tempo.
Una iniziativa che si inserisce nell’instancabile lavoro della “Cabina di Regia” in Prefettura, che si occupa del monitoraggio dei soggetti risultati positivi al COVID-19 ed affianca l’incessante attività di controllo per evitare la diffusione del virus nella Provincia di Reggio Calabria.
Un piccolo gesto quello dei nostri “promettenti uomini in divisa”, che emula i semplici comportamenti dei Carabinieri della comunità reggina.
Sono azioni costanti e quotidiane di 1500 uomini accanto alla cittadinanza, da sempre, ma ancora di più in questi 40 giorni di emergenza: nessuno è rimasto solo, nessuno è rimasto indietro, tutti hanno trovato nelle 90 caserme dell’arma e nelle 9 centrali operative indicazioni, conforto o anche un gesto di vicinanza.
Azioni semplici fatte da uomini normali, i carabinieri, il cui unico scopo è la sicurezza della comunità.
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