Iniziare "sin da ora a riflettere e pianificare la cosiddetta fase 2 dell'emergenza da Covid-19" con percorsi di attenzione ai "diritti delle persone di minore età".
Così si sono espressi i Garanti dei Minori delle Regioni Puglia, Basilicata, Marche, Molise, Calabria, Sardegna, Lazio, Lombardia, Toscana, Piemonte, Liguria, Veneto e Province autonome di Trento e Bolzano, riuniti in videoconferenza.
Il Covid-19 "ha letteralmente fatto esplodere l'attività dei garanti regionali - si legge in una nota diffusa dalla Regione Puglia - che hanno dovuto confrontarsi tra imposte limitazioni e diritti non più tutelati. Difficoltà gestite in precedenza con fatica, oggi necessitano più che mai di maggiore interlocuzione con il governo".
Come comportarsi rispetto alle evidenti difficoltà dell'educazione a distanza? E' la domanda che si sono posti i garanti. "Impossibile - ritengono - da garantire in maniera uniforme nei vari territori, per territori o contesti in cui vi è assenza o poca copertura delle connessioni e di differente disponibilità agli strumenti per l'accesso. Le ricadute psicologiche e sanitarie saranno importanti e sarà necessario avere la disponibilità di strumenti e risorse dedicate".
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