Coronavirus. I sindacati contro la "Abramo CC": "Non rispettate le norme per evitare i contagi nei call center"

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images Coronavirus. I sindacati contro la "Abramo CC": "Non rispettate le norme per evitare i contagi nei call center"

  12 marzo 2020 18:19

"Nonostante il comunicato delle Segreterie Regionali dell'8 marzo scorso dove si chiedeva all'azienda Abramo CC di attivare IMMEDIATAMENTE su tutte le sedi quei presidi sanitari di base, utili a prevenire e ridurre le possibilità di contagio (sanificazione giornaliera delle postazioni, disponibilità di saponi e gel disinfettanti, UTILIZZO DELLE POSTAZIONI LIBERE PER DISTANZIARE I LAVORATORI, ecc.) a ieri, l'azienda ci comunica che non sa quando verranno installati i dispenser e consegnati i disinfettanti. Nei bagni è rimasto il comune sapone per mani e non quello igienizzante".

Dura  la denuncia delle RLS, SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL, nei confronti dell'azienda Abramo CC che spiega come "a fronte della mancata risposta ad una così grave emergenza nazionale l'azienda Abramo CC si dimostra priva di organizzazione mettendo seriamente a rischio i propri dipendenti". Dipendenti che lavorano nei call center. 

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Nasce infatti da qui la diffida "ad adempiere con immediatezza alle nostre continue segnalazioni" che peraltro, come scrivono le sigle sindacali  "di concerto con le segreterie regionali procederemo ad effettuare denuncia  agli organi competenti". 

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Perché non è certo la prima volta  la prima volta che vengono segnalate le "mancanze".

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Una prima volta lo avevano fatto quando con il nuovo decreto sul covid-19 quando oltre alle proposte già fatte sulla sanificazione e disinfezione degli ambienti, avevano chiesto " la messa in campo di un protocollo d'urgenza su eventuali misure gestionali che possano migliorare le condizioni di vita e lavoro e nello stesso tempo diano flessibilità e sicurezza senza ulteriori aggravi di costi. 

Nello specifico: possibilità di utilizzare la banca ore anche in balance negativo con recupero entro il 31.12.2020 (ad oggi il sistema consente solo accumulo e poi consumo); in caso di genitori entrambi in turno nella stessa fascia oraria, possibilità di spostamento del turno, su richiesta di uno dei due, sulla fascia opposta per garantire la presenza a casa in questo periodo di chiusura delle scuole; riduzione temporanea del preavviso di congedo parentale da 5gg a 2gg (salvo casi di urgenza comprovata riducibili a 24 ore); innalzamento temporaneo del monte in banca ore previsto (ora 50); innalzamento delle percentuali di ferie e permessi concedibili;
6) distanziamento, ove possibile, delle postazioni occupate dagli operatori (in caso di bassa affluenza di sala); verifica fattibilità smart working o telelavoro".

Poi, da quando è salito il livello d’allerta per l’emergenza CORONAVIRUS, "purtroppo non abbiamo potuto fare a meno di prendere atto che ad oggi nessuna misura concreta è stata presa dalla ABRAMO CC a tutela della salute dei lavoratori. Le già critiche condizioni igienico/sanitarie più volte segnalate dalle RLS in via ordinaria su tutti i siti produttivi, non sono più tollerabili dai lavoratori nell’attuale stato di emergenza sanitaria che ha investito tutta l’ITALIA ed anche la Calabria evanno SUBITO RISOLTE. Contestualmente devono essere attivati IMMEDIATAMENTE su tutte le sedi quei presidi sanitari di base, utili a prevenire e ridurre le possibilità di contagio (sanificazione giornaliera delle postazioni, disponibilità di saponi e gel disinfettanti, UTILIZZO DELLE POSTAZIONI LIBERE PER DISTANZIARE I LAVORATORI, ecc.) e che inspiegabilmente ad oggi ancora la ABRAMO CC non ha predisposto". 

E alla fine la diffida. Perché secondo le sigle sindacali quell'ordine di servizio della Abramo CC che è arrivato puntuale con tutta una serie di punti,  non è stato rispettato. O meglio è stato fatto solo in parte. I locali, solo stamattina, a detta dei sindacati, sono stati sanificati con il personale in servizio e, pare sia stata anche rispettata anche la distanza di sicurezza tra un lavoratore e un altro.. 

Non pare però siano stati posizionati in ogni sito - così come dettava l'ordine di servizio - distributori di amuchina/gel disinfettante ad uso del personale , nè messi a disposizione di ogni sito detergenti igienizzanti "che potranno - così scriveva la Abramo CC-  essere utilizzati direttamente dal personale per ulteriori e volontarie attività di pulizia e sanificazione delle postazioni di lavoro, in aggiunta a quelle pianificate" . 

E, nei bagni non sarebbe stato ancora sostituito il sapone con uno disinfettante specifico.   

 

 

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