Coronavirus. I sindacati premono: "Quali misure di protezione per i lavoratori saranno adottate all'Annunziata di Cosenza?"

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L'ospedale Annunziata di Cosenza
  09 marzo 2020 23:17

"Le scriventi Segreterie Sindacali Aziendali CISL FP, FP CGIL e UIL FP dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza, in considerazione dell’attuale situazione di particolare gravità in cui versa l’intera Nazione per la diffusione dell’epidemia da CORONAVIRUS Covid-19, e alla luce dell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’8 marzo 2020 e dell’Ordinanza n.648, a cui è stato dato il titolo “Io resto a casa”, con cui il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte estende a tutta l’Italia le Norme già fissate per la Lombardia e 14 province, chiediamo che l’attuale Managment della nostra Amministrazione si assuma per intero le sue responsabilità comunicando quali misure di prevenzione e sicurezza sono state o saranno adottate a tutela delle lavoratrici, dei lavoratori dell’ambito sanitario e tecnico-amministrativo", è quanto si legge in una nota indirizzata a Panizzoli (commissario straordinario) e Bettelini (direttore sanitario) dall'Annunziata di Cosenza.

"Chiediamo, pertanto, che venga al più presto comunicato, per iscritto, alle scriventi organizzazioni sindacali, come si comporteranno i vertici Aziendali, sia per quanto riguarda  la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro di tutte le lavoratrici e i lavoratori nell’ambito sanitario che quotidianamente sono a contatto con degenti e pazienti, sia per quanto riguarda la regolamentazione dell’accesso dei visitatori nei Presidi Ospedalieri e negli edifici sede degli Uffici Amministrativi e di Direzione Generale, nonché l’utilizzo di forme alternative di lavoro, come lo smart working, per i dipendenti dell’area tecnico-amministrativa, che quotidianamente sono a contatto con l’utenza esterna", scrivono i segretari aziendali Giuliano Esposito della Cisl, Pamela Bevacqua della Cgil e Fabio Bartoletti della Uil.

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" Si rinnova, con carattere di estrema urgenza, la richiesta di dotare tutto il personale dei dispositivi di protezione individuale (DPI) da infezioni, in quanto sono pervenute diverse segnalazioni da parte dei dipendenti circa la mancanza degli stessi.Tanto premesso e in attesa di Vostro riscontro, si ricorda che l’adempimento richiesto è previsto ex-Legge, D.Lgs.n.81/2008.Le suddette attrezzature, destinate ad essere indossate e tenute dai lavoratori allo scopo di proteggerli contro i rischi presenti nell'attività lavorative, suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonchè ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo, è un obbligo del datore di lavoro.Infatti l’art.18, comma 1, lettera d), recita che deve: “fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale”. Le scriventi organizzazioni sindacali si riservano comunque di valutare tutte le iniziative adottate dall’Amministrazione", chiosano i sindacati.

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