Coronavirus. I tirocinanti del Mibact incalzano la Regione: "Il Covid-19 non può essere un alibi per non darci quello che ci spetta"

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images Coronavirus. I tirocinanti del Mibact incalzano la Regione: "Il Covid-19 non può essere un alibi per non darci quello che ci spetta"
I tirocinanti calabresi
  03 aprile 2020 14:21

"Ad un mese dalla sospensione del tirocinio formativo Mibact - Area III, in linea con il decreto nazionale, la Regione continua a cercare scuse sull'erogazione dei pagamenti, fermi al mese di dicembre.

Sono 281 i professionisti dell'area III Mibact, tra architetti, archeologi, archivisti, diagnosti, storici dell'arte, ingegneri e altre figure, che aspettano invano di ricevere le trascorse due mensilità di gennaio e febbraio. L'emergenza sanitaria in corso non ha di certo semplificato le procedure, ma ha fornito la giusta motivazione, per non chiamarla scusa, perché i passaggi fossero ancora più rallentati e passassero in secondo piano". E' quanto si afferma in un comunicato dei tirocinanti Mibact. "Si tratta di una mancanza - è detto nel comunicato - che nulla c'entra con l'attuale situazione relativa al Covid19, anzi, la Regione è avvezza a simili comportamenti, ma mai come ora la mancanza di un pagamento regolare rappresenta una situazione di disagio anche a livello nazionale".

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"Un continuo rimbalzo di responsabilità da parte dei funzionari che ha visto risposte discordanti in merito alla questione fondi e relativa erogazione del compenso; se da una parte si millanta la mancanza di fondi specifici, dall'altra, ormai da settimane, si da per certa la liquidazione dei mandati da un giorno all'altro. A nulla è valsa la nomina in questi giorni dell'assessore del settore per smuoverne le procedure né tanto meno l'azione di sindacati che da tempo assicurano i tirocinanti di muoversi in loro favore, ma non ottenendo alcun risultato alla luce del sole".

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"Siamo stanchi - affermano gli interessati - di dover elemosinare quel poco che ci spetta di continuo, col timore di ricevere risposte stizzose e prive di fondamento da quei pochi funzionari che ci degnano di una risposta telematica, siamo madri e padri di famiglia e contiamo su questo sostentamento economico che ci spetta di diritto. Secondo le normative vigenti, i tirocinanti non rientrerebbero neanche nelle recenti azioni del Governo che hanno previsto un rimborso mensile a determinate categorie di euro 600, sottolineando ancora di più quella necessità economica di liquidazione immediata dei pagamenti spettanti".

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