"“Can che abbaia non morde” è il diffusissimo detto popolare che potremmo ben attribuire a chi, mentre nel mondo impazza il coronavirus mietendo decine di migliaia di vittime, vuol far sentire la propria voce con frasi ad effetto, classiche della politica, come “Nessuno tocchi l’aeroporto di Crotone” o “Giù le mani dall’aeroporto” quando finora gli stessi sono stati sempre in silenzio! ". Così in una nota stampa del Comitato cittadino Aeroporto di Crotone.
"L’occasione è stata data dalle dichiarazioni del presidente Sacal Arturo De Felice - prosegue la nota - circa la situazione del sistema aeroportuale calabrese in cui ha espresso, come sempre con tanto cinismo, le difficoltà dello scalo aeroportuale crotonese, mai ben accetto alla società lametina, che sullo stesso non ha mai reso pubblico alcun piano di investimenti in questi anni e continuando nel suo operato indisturbata circa il non rilancio dell’aeroporto stesso".
"Non una voce è tuonata negli ultimi due anni contro il comportamento della Sacal, - si legge ancora - anzi alcuni personaggi che oggi vogliono alzar la voce (forse solo per mettersi in mostra) ne hanno anche elogiato l’operato attribuendo gran meriti dello stato in cui si trova lo scalo pitagorico anche all’ex presidente della Regione Mario Oliverio promotore della nomina proprio dell’ex prefetto a presidente della Sacal. Ebbene, Il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone ritiene ancora una volta fuori luogo parlare del problema aeroportuale visto che l’imperativo ora nel mondo è “state a casa”.I politici, o coloro che si sentono tali in questo momento, avranno il modo di dimostrare la loro forza a tempo debito non di certo ora".
"Inoltre, ci ritroviamo a dover precisare che in merito agli oneri di servizio la procedura è tutta da rifare in quanto il lavoro svolto “pur non essendo nullo nella sostanza” è nullo nella concretezza! Quindi non si tratta di “dare nuovo impulso all’iter della concessione degli oneri di servizio correggendo il dato ostativo delle tariffe per i non residenti” così come afferma l’onorevole Elisabetta Barbuto! Infatti, il Ministro dei Trasporti - si legge ancora - dovrà incaricare nuovamente la presidentessa Santelli di indire una nuova conferenza dei servizi che, facendo tesoro del lavoro svolto dalla precedente, dovrà risolvere il problema sollevato dalla Commissione Trasporti Europea. Conclusa questa fase il Ministro dei Trasporti dovrà nuovamente fare un decreto per imporre sullo scalo aeroportuale pitagorico gli oneri di servizio e chiedere il via libera europeo. I tempi, certo di questo iter, a causa del coronavirus si dilateranno notevolmente, son passati solo 15 mesi ed ancor è tutto da rifare!".
"All’onorevole Barbuto ricordiamo che bastava essere presenti e vigilare sul Ministero dei Trasporti per impedire tutto ciò! Infatti, dovevano essere proprio i rappresentanti del dicastero in questione i cosiddetti tecnici che a conoscenza dell’osservazione sollevata dalla Comunità europea anche per la concessione degli oneri di servizio in Sicilia dovevano far emergere il problema in sede di conferenza dei servizi e porre in essere un’immediata soluzione impedendo quindi di intraprendere un percorso che avrebbe portato inesorabilmente al pronunciamento negativo dell’Europa. In questi mesi abbiamo capito facilmente che: Non c’è alcuna classe politica crotonese capace di influenzare la politica regionale e nazionale sul problema dei trasporti sulla fascia ionica. L’incapacità della regione Calabria di gestire le infrastrutture di trasporto e di rilanciare lo scalo crotonese con idonei bandi, ad oggi non si hanno ancora notizie del bando di co-marketing e nuove rotte. L’incapacità e l’assenza della reale volontà del Ministero dei Trasporti di trovare una soluzione ai problemi infrastrutturali logistici della fascia ionica".
"Il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone continuerà a diffondere il messaggio di “restare a casa” per l’emergenza Coronavirus, ora questa è la nostra priorità, ma siamo già pronti per il giorno della “normalità”. Quanti politici avremo al nostro fianco in questa lotta che conduciamo da 4 anni per il nostro diritto alla mobilità quando non ci sarà più l’emergenza coronavirus? Non avendo alcuna sfera magica non possiamo ora dirlo ma lo vedremo fra poco, ma memori degli anni trascorsi siamo certi che in tanti ritorneranno nel loro silenzio abituale! Il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone - conclude - continuerà ancor più deciso a difendere non solo l’aeroporto ma anche la ferrovia e le strade poiché la nostra libertà di muoverci non può essere limitata ad una sola infrastruttura gestita in maniera così pressapochista e precaria. Noi vogliamo esser liberi di partire, liberi di tornare e non ci fermeremo!".
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