di TERESA ALOI
Torre di Ruggiero non è più "zona rossa". Gli esiti dei tamponi effettuati sui congiunti e su chi era venuto in contatto con le persone risultate positive al covid -19, hanno dato esito negativo e così il centro del Soveratese "riapre" all'esterno. Si aspetta solo l'ordinanza regionale e poi ogni varco riaperto.
L'ordinanza che blindava il paese, guidato dal sindaco Mario Barbieri, era entrata in vigore il 16 ottobre scorso ed era uno dei primi atti firmato dal vicepresidente Nino Spirlì dopo la morte del presidente Jole Santelli.
Troppi i contagi - 14 complessivamente lo scorso 15 ottobre - e tutti che avrebbero avuto contatti stretti con familiari e conoscenti del luogo. Una situazione epidemiologica che sarebbe potuta peggiorare rapidamente e sfuggire di mano, dando luogo ad altri focolai. senza dimenticare che Torre di Ruggiero è sede di un importante santuario possibile meta di pellegrinaggi.
Dodici giorni, dunque, "isolati". Tutti a casa. O per lo meno "uscite contingentate" nel solo paese e ragazzi a casa. Molti studenti, infatti, frequentano le scuole dei comuni vicini: per loro, in questi 12 giorni è stata attivata la didattica a distanza.
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