Coronavirus. Il consigliere regionale Esposito: "Passeggiate con i figli? Non ci siamo proprio"

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images Coronavirus. Il consigliere regionale Esposito: "Passeggiate con i figli? Non ci siamo proprio"
Sinibaldo Esposito
  01 aprile 2020 12:48

"Non ci siamo proprio!...Ormai non è neanche il caso di tentare di interpretare le schizofreniche decisioni quotidiane del Governo italiano, perché davvero non ci si raccapezza più". Esordisce così in una nota il consigliere regionale Sinibaldo Esposito: "Questa mattina, mentre la gran parte dell’Italia cerca (inutilmente) ormai da ore, di collegarsi al sito del’I.N.P.S., - prosegue - per tentare di ottenere il sussidio dei miracolosi 600 euro, tanti genitori, vestiti a festa, insieme ai loro incolpevoli figlioletti, potranno uscire a passeggiare “in prossimità delle loro abitazioni”,  con la loro bella copia della circolare ministeriale in tasca, pronti a rispondere, a chiunque li invitasse a stare a casa, che il  Ministro ha detto che si può fare!".

"Grazie a Dio, dalle notizie che ricevo, - si legge ancora - pare che tale “concessione” sia stata quasi totalmente respinta al mittente, perché, evidentemente, i genitori sono più consapevoli dell’estensore di quel provvedimento e comprendono che, se davvero oggi ogni mamma uscisse con il figlio, tenendolo ben stretto per la mano (…o forse al guinzaglio!) per non farlo allontanare, laddove magari vedesse un suo amichetto e volesse salutarlo, in pochi minuti ci sarebbero centinaia e centinaia di persone a contatto tra loro, con un possibile reale ed immediato incremento delle occasioni di  contagio.  Tralaltro, mi chiedo, cosa si dovrebbe far vedere a quei bambini?...Strade deserte…negozi chiusi… ambulanze che passano in continuazione e tanto altro che  servirebbe soltanto a procurare loro un ulteriore inutile trauma, facendogli toccare con mano quella realtà che forse, nella loro fantasia, sono finora riusciti a mitigare!".

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"Mentre nei supermercati continua a vigere il divieto di vendere giocattoli, pennarelli, quaderni e matite (che, forse, potrebbero essere più utili ai bambini ed ai loro genitori!), - conclude Esposito - una bizzarra decisione serale, ha potenzialmente aperto le porte di casa ad un numero imprecisato di persone.  Auspico che, almeno a livello locale, intervengano decisioni di segno opposto, per garantire che i risultati che sembra si stiano raggiungendo nella terribile lotta contro il virus, possano essere vanificati da comportamenti irresponsabili che, stavolta, non potrebbero neanche essere frenati dalle sanzioni".

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