Il Consiglio dei ministri in corso ha dato il via libera al dl scuola, con tutte le misure per finire l'anno scolastico alle prese con l'emergenza Covid-19.
Sono due gli scenari previsti, riferisce La Repubblica, a seconda che riprendano le lezioni in presenza, oppure, come è più probabile, gli studenti per quest'anno non tornino più in classe. In via eccezionale quest'anno tutti gli alunni saranno ammessi all'anno successivo, anche quelli con insufficienze registrate nel primo quadrimestre, ma come ha piu' volte detto la ministra Azzolina non ci sara' "nessun 6 politico": infatti i ragazzi saranno valutati con voti finali corrispondenti all'impegno dimostrato durante l'anno e nella didattica a distanza. La data spartiacque è quella del 18 maggio: nel caso si tornasse in classe entro questa data, e si avessero quindi quattro settimane di lezione, l'esame di maturità verrebbe assimilato alla prova che conosciamo, ma con qualche differenza. Il 17 giugno si parte con il tema di italiano, una prova nazionale uguale per tutti. La seconda prova scritta invece "non sarà a carattere nazionale, ma predisposta dalla singola commissione di esame affinche' sia aderente alle attivita' didattiche svolte nel corso dell'anno scolastico".
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