I carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria sono impegnati dallo scorso fine settimana per verificare l’osservanza delle recenti norme emanate per fronteggiare l’emergenza sanitaria COVID – 19.
Un’attività continua, costante, ininterrotta, coordinata dalla Prefettura reggina, in costante collegamento con le altre FP e le Autorità Sanitarie, il cui fine è quello di sempre: essere accanto alla cittadinanza con la prevenzione e - laddove necessario - censurando i comportamenti che violano le norme emergenziali emanate dal Governo.
Il lavoro dei militari dell’Arma, in questo particolare momento, prevede l’impiego continuo di uomini e mezzi al fine di tutelare la salute pubblica, anche attraverso la verifica dell’avvio dei protocolli previsti per tutti i viaggiatori rientrati in Calabria negli ultimi giorni.
Indispensabile è stato il lavoro delle centrali operative sul territorio: il numero d’emergenza 112 è stato prezioso punto di riferimento per la cittadinanza, insieme agli altri numeri di pubblica utilità costituiti ad hoc per l’esigenza.
Operatori instancabili, che stanno indirizzando i controlli sul territorio e, allo stesso tempo, forniscono indicazioni essenziali alle autorità sanitarie e di pubblica sicurezza: nel solo capoluogo sono state ricevute, negli ultimi giorni, 1231 chiamate per informazioni.
È bene ribadire – in questa fase – la regola basilare che ispira il D.P.C.M del 9 marzo scorso: limitiamo all’indispensabile gli spostamenti fuori casa.
Ogni spostamento deve essere comprovato da autocertificazione, solo per esigenze lavorative e situazioni di primaria necessità.
È vietato formare gruppi in luoghi aperti o chiusi.
Deve essere mantenuto in tutti i luoghi almeno un metro di distanza dagli altri, al fine di ridurre al minimo il rischio del contagio.
Non rispettare queste indicazioni basilari, può arrivare ad essere sanzionato penalmente, rischiando l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 206 euro, salvo che il fatto costituisca un reato più grave.
In questa prima giornata di applicazione delle nuove disposizioni i Carabinieri hanno controllato, in totale, 366 persone, 220 veicoli e 460 esercizi pubblici.
Nell’ambito di tale contesto, sono state denunciate 53 persone – per violazioni manifeste delle disposizioni nate – è bene ricordarlo – per contingentare la diffusione del virus, così come è stata avanzata una proposta di chiusura di un esercizio pubblico, per evidente violazione della norma sul contingentamento degli accessi. 202 sono state, invece, le autocertificazioni acquisite, su cui verranno effettuate successive verifiche.
Massima sarà l’attenzione verso il cittadino così come l’impegno nei controlli, che continueranno nel rispetto delle norme e delle indicazioni provenienti dalle autorità di governo, convinti più che mai che la cultura del rigoroso e convinto rispetto della legge è il primo presidio a tutela di ciascuno. A tal proposito, rimane di fondamentale utilità la sezione FAQ predisposta sul sito del Governo, in continuo aggiornamento, così come il tutorial in materia di spostamenti predisposto dal Ministero dell’Interno.
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