Gli avvocati Antonello Talerico e Rita Ciciarello sono i legali di fiducia delle prime due persone affette da Coronavirus a Catanzaro. E c’è una ragione se l’uomo e la donna contagiate dal Covid-19 hanno sentito la necessità di rivolgersi a due avvocati: la presunta carenza di assistenza sanitaria che li sta avvolgendo.
A renderlo noto è l’avvocato Talerico: “Manifesto serie perplessità, tanto che questa mattina siamo stati costretti a contattare il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, e anche la Prefettura, visto che si tratta di sanità pubblica. Provengono informazioni dai diretti interessati preoccupanti. Riguarda alla prima persona si registra che i dati, generalità e condizioni di salute, tra cui l’esame tac, sono stati pubblicati su Facebook. Nel resto di Italia ci sono state oltre 3000 persone infette e non c’è stata così tanta informazione come nel caso catanzarese”.
Ma questo è solo un aspetto del problema. Ciò che allarma è la carente assistenza ospedaliera: ”La persona è stata inserita in una stanza e gli è stato dato un numero di telefono da comporre in caso di necessità, ma a questo numero di telefono non risponde nessuno. L’uomo questa notte ci ha rappresentato che non ha ricevuto alcuna assistenza e ci ha detto che ha crisi respiratorie”.
E poi c’è la moglie, anche lei affetta da Coronavirus.
“Ha scoperto sui mezzi di informazione di essere affetta da Coronavirus: nessuno le aveva comunicato che fosse stata contagiato dal marito. Anche per lei c’è stata una reazione sanitaria che desta seria perplessità. La signora non ha avuto alcuna assistenza, è stata fatta circolare liberamente. I suoi condomini l’hanno allontanata dal suo palazzo e costretta ad andare nella sua macchina, isolandosi perché abbandonata dall’intero sistema sanitario e da quelle che dovevano essere le strutture di intervento”.
"Mi preoccupo perché siamo andati in tilt con un solo caso, figuriamoci se ci fossero più contagi. Ad esempio - spiega Talerico - prima dell’esame del tampone “la signora ha tentato di chiamare i numeri indicati, ma rispondevano dei centralinisti e non dei sanitari che hanno detto di non preoccuparsi perché non proveniva dalla zona rossa o gialla”.
Questa situazione richiede l’intervento delle autorità sanitarie locali che devono prendere in considerazione che a Catanzaro sono stati riconosciuti due casi. Se già un solo caso ha prodotto tante difficoltà, sia per un paziente critico che per un’altra che, per quanto asintomatico, sta circolando liberamente senza l’assistenza di alcuno. Ovviamente la coscienza della persona ha fatto sì che si isolasse e solo adesso è stata scortata a casa per poter rientrare e andare in quarantena”.
Intanto i legali stanno valutando di intraprendere un'azione legale per l'intera vicenda.
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