di GABRIELE RUBINO
L'azienda ospedaliera universitaria Mater Domini risponde presente. Tirato dalla "giacchetta" per settimane, l'ex Policlinico nel campus di Germaneto darà il suo contributo alla causa nella strategia anti-Coronavirus nell'area centrale della Calabria dove per adesso tira la carretta l'ospedale fratello "Pugliese" di Catanzaro.
I POSTI LETTO DI TERAPIA INTENSIVA- Saranno attivati complessivamente ulteriori 24 posti letto di Terapia Intensiva. Siamo nell'ala A: un modulo da 6 posti presso il livello 1 e un altro da 12 fin da subito con il trasferimento dell'Utic. I restanti 6 (al secondo livello dell'edificio) saranno disponibili fra una settimana o al massimo dieci giorni. Si andranno ad aggiungere alla dotazione di partenza di 5, più altri 3 normalmente destinati all'attività di cardiochirurgia.Un lavorio avviato da quando si è capito il Coronavirus poteva diventare una pandemia mondiale.
IL PIANO PREDISPOSTO DALLA DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO- L'operazione è stata studiata nei dettagli dalla direzione medica di presidio, guidata da Caterina De Filippo, sentiti i primari. Il tutto rientra nella cornice della cosiddetta fase 1 del piano anti-Covid della Regione valida per tutti gli ospedali calabresi: l'incremento dei posti letto di terapia intensiva in cambio della sospensione dell'attività ambulatoriale e dei ricoveri in elezioni non urgenti. L'altro pezzo di questo step prevede il rafforzamento di Malattie Infettive e Pneumologia. In questo caso i numeri sono ancora da definire. L'ipotesi più accreditata è di una forbice fra i quaranta e i cinquanta di posti letto aggiuntivi (si studia su un massimo di 44 per Malattie Infettive e di 6 per Pneumologia). I nuovi spazi sono stati ricavati al livello 7 e 9 sempre dell'ala A , "costruendo" dei percorsi in verticale con Terapia Intensiva. Per incastrare questo pezzo del puzzle servono però più personale e nuove dotazioni tecnologiche, che a livello regionale si sta tentando di acquisire.
FINO A 90 POSTI CON TUTTO L'EDIFICIO A DEDICATO AI PAZIENTI COVID- Se il contagio da Coronavirus dovesse dimostrarsi più severo, l'azienda Mater Domini è una delle elette nell'area centro ad ospitare un "Covid Hospital", strutture interamente dedicate ai pazienti infetti (la fase 2 del piano regionale). Il tiraggio massimo è di circa 90 posti, stando alla stima della direzione medica di presidio. In questo scenario l'ala A sarebbe interamente destinata a trattate i casi di Coronavirus, mentre le residue attività ospedaliere dovrebbero essere trasferite nell'ala C dell'ex Policlinico a Germaneto. Prima però serve l'accordo del rettorato dell'Università Magna Graecia e ottenere l'autorizzazione dal dipartimento regionale di Tutela della Salute. L'attivazione dell'edificio C non potrà che essere graduale. Nel frattempo si parte con i posti di terapia intensiva.
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