Coronavirus. Il procuratore Gratteri avverte: "Controllare i beneficiari degli aiuti". A Squillace è già polemica

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Squillace

La situazione relative alla gestione dei fondi per l'emergenza Coronavirus in alcuni Comuni del Catanzarese. Girifalco, Amaroni, Squillace

  31 marzo 2020 17:55

di PAOLO CRISTOFARO

"Chiedo che gli elenchi di cosiddetti poveri o di piccoli imprenditori che fino a qualche anno fa non pagavano nemmeno la tassa sulla spazzatura e che erano in odore di mafia, siano consegnati per fare dare uno sguardo alla Guardia di Finanza, alla Questura o ai carabinieri". Queste le parole del Procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, in un'intervista in onda stamattina su Radio Capital.

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Diversi Comuni, nel Catanzarese, stanno organizzando riunioni e confronti per stabilire criteri e destinatari per l'assegnazione dei fondi che giungeranno dal Ministero per l'emergenza Coronavirus. "Ho convocato per oggi alle ore 17 una riunione per individuare e definire i criteri in base ai quali applicare le misure previste dal Governo in materia di solidarietà alimentare (buoni spesa e acquisto generi alimentari per le famiglie più esposte agli effetti economici derivanti dall'emergenza epidemiologica). Alla riunione sono stati invitati tutti i consiglieri comunali. Saranno, inoltre, presenti i responsabili dell'Area Finanziaria e Amministrativa", aveva scritto qualche ora fa il sindaco di Girifalco, Pietrantonio Cristofaro.

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"Per oggi ho convocato la commissione aiuti sociali composta da membri nominati dalla maggioranza e dall'opposizione, allargata ai capigruppo consiliari, al parroco, al consigliere delegato ai servizi sociali e al responsabile ufficio servizi sociali. Insieme individueremo i requisiti per le domande di accesso al bonus da erogare alle famiglie in difficoltà economiche", ha scritto invece il sindaco di Amaroni, Luigi Ruggiero.

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Monta invece la polemica a Squillace, dove da più fronti, le varie opposizioni, chiedono al sindaco, Pasquale Muccari, maggiore trasparenza sulle dinamiche per la gestione dei fondi, che dovrebbero ammontare a circa 31mila euro. "Sono in corso tutte le procedure amministrative per rendere attuabile il fondo assegnato al comune. A breve saranno comunicate con ogni mezzo le procedure per ricevere i benefici", ha scritto sulla sua pagina facebook il primo cittadino di Squillace. Pare, tuttavia, che non abbia coinvolto in alcun modo le minoranze o terzi per valutare di comune accordo la questione. 

"Il gruppo Squillace in Movimento ha interpellato telefonicamente, attraverso il suo capogruppo Anna Maria Mungo, il sindaco, al fine di proporgli con celerità una commissione costituita da componenti della maggioranza, della opposizione, dalla protezione civile, dai parroci, dalle associazioni che si occupano di sociale sul territorio, al fine di delineare criteri e requisiti oggettivi per consentire una distribuzione della misura economica a tutti coloro i quali versano in questo momento in una reale situazione economica di profondo disagio. A tale richiesta di collaborazione, il sindaco Muccari ha detto no, perché, ha sottolineato a più riprese, che ha un potere assoluto nella gestione della vicenda riguardante i buoni spesa", scrive la minoranza in una nota.

A chiedere trasparenza a Muccari, in una nota pubblicata ieri, anche il Circolo Fratelli d'Italia di Squillace. "Essere trasparenti è un preciso dovere. Lo deve ai cittadini impauriti, frastornati e stanchi. Come, auspichiamo, dovrà essere fatto, con criterio e giustizia, anche per quanto riguarda la gestione degli aiuti economici ed alimentari, organizzando una task force, come già richiesto, che coinvolga il Comune nella sua interezza, quindi anche le opposizioni, la protezione civile, associazioni e la Chiesa", hanno scritto nella nota. "Non abbiamo motivo di dubitare che il Sindaco saprà procedere, in tempi celeri, nella massima trasparenza e legalità, con criteri oggettivi, all'assegnazione dei buoni spesa ai più bisognosi", riporta invece il comunicato dell'altro gruppo di opposizione, "Tuttinsieme per Squillace", rappresentato da Oldani Mesoraca.

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