Coronavirus. Il settore della pesca in grande difficoltà: le barche vanno in mare ma la domanda è in forte calo

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Una immagine del Coronavirus
  11 marzo 2020 15:55

Il coronavirus rischia di fermare la pesca perchè l'offerta c'è ma manca la domanda.

I pescherecci fino ad oggi sono andati tutti in mare e gli impianti di acquacoltura sono rimasti aperti, ma il mercato non chiede registrando un calo di oltre il 40%. A pesare è la flessione delle richieste della ristorazione e dell'accoglienza turistica; gli italiani, infatti, mangiano meno fuori casa e sul fronte dei consumi domestici, quando acquistano si orientano al momento su prodotti a lunga scadenza.

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È la fotografia scattata per l'ANSA dalla Fedagripesca-Confcooperative sulle ricadute economiche del Convid-19 sui consumi ittici regione per regione. Nel Lazio, ad Anzio oggi le barche sono rimaste in porto e nei prossimi giorni la stessa cosa potrebbe accadere a Fiumicino e Civitavecchia. In Emilia-Romagna, per le vongole veraci, destinate per circa il 70% alla ristorazione, si registra un calo di oltre il 30% di richieste, mancando gli ordini dei ristoratori, soprattutto lombardi e veneti. In Veneto, fino a qualche giorno fa il problema era legato principalmente all'export. Pesce azzurro, lupini e vongole veraci, venduti anche oltre confine, facevano registrare un calo del 20%, complice una concorrenza spesso sleale di altri produttori europei. Da ieri, però, tutto è cambiato, fa sapere Fedagripesca. I frigoriferi dei pescatori sono pieni perché molto prodotto rimane invenduto e già questa notte alcune imbarcazioni del chioggiotto sono rientrati prima dalla battuta di pesca, per evitare almeno di sprecare gasolio visto che non c'è mercato.

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In Campania la contrazione era minima fino a qualche giorno fa (-10%), ma oggi si segnalano guadagni in picchiata con perdite di meno 70%-80%. In Liguria, calo del 40-50% della Gdo, dove a pesare è soprattutto la minor domanda proveniente da Lombardia, Piemonte, Vento e Emilia-Romagna. Più contenuto il calo per il mercato locale destinato al consumo domestico o alla ristorazione locale. Mitilicoltori fermi dalla Puglia al medio Adriatico per assenza di richieste. E in diverse marinerie c'è chi chiede di anticipare il fermo pesca.

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