Niente chiusura delle scuole e delle università e nessuna sospensione delle manifestazioni pubbliche (comprese le partite di calcio). Partendo da questi presupposti in attesa delle misure "condivise" per le regioni che non presentano casi di Coronavirus (tra cui la Calabria) da parte del Governo, presso la Prefettura di Catanzaro c'è stata una riunione per capire meglio come agire sul territorio regionale (LEGGI QUI).
Si è parlato dei controlli sui potenziali infetti. Non sarebbero state particolarmente gradite alcune ordinanze "autonome" adottate da alcuni sindaci che, nelle scorse ore, hanno cominciato ad invitare alla segnalazione (o anche auto-segnalazione) delle persone provenienti dalle Regioni che finora hanno registrato casi di contagio del Coronavirus. Si sarebbe precisato che tale forma di "denuncia" non è così generica come sembra, bensì riguarda tassativamente le persone provenienti dai comuni della zona rossa.
Per la Regione Lombardia si tratta di: Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione D’Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini. Per la Regione Veneto: Vo’ Euganeo. La comunicazione alle autorità sanitarie vale per coloro che sono stati in questi comuni negli ultimi quattordici giorni. Ovviamente per coloro che provengono da queste zone la "contromisura" è l'isolamento. Ciò in coerenza alle ultime decisioni del governo nazionale.
Da quanto appreso informalmente, non si esclude la possibilità che nei pressi degli ospedali possano essere installate delle apposite strutture (ad opera della Protezione civile) tali da far passare da lì e non dal pronto soccorso ordinario eventuali casi sospetti. Un rimedio organizzativo che eviterebbe l'eccessivo flusso di pazienti all'interno dei presidi ospedalieri.
Il Prefetto di Catanzaro, Francesca Ferrandino, in uscita dal vertice ha detto: "Intanto si è preso atto di una cosa importante: tutti i tamponi fino a oggi eseguiti hanno dato esito negativo. Ad oggi. Il secondo aspetto importante che abbiamo rilevato è che la Regione ha istituito un numero verde, 800-767676, in aggiunta al numero 1500, che i cittadini potranno comporre per avere notizie. E' poi importante rimarcare soprattutto il fatto che a questo numero verde 800-767676 rispondono operatori sanitari, quindi persone già esperte che sono in grado di dare risposte e notizie certe ai cittadini. Sempre la Regione, nella riunione odierna, ha poi confermato che aumenterà anche il numero degli operatori sanitari deputati a questa risposta". "Altro aspetto importante che abbiamo affrontato - ha continuato Ferrandino- è la ineludibile necessità di far circolare le giuste e corrette informazioni tra i cittadini, perché sono troppe le fake news che poi vanno a incidere sul panico delle persone. La paura è un sentimento umano, che va compreso e non deriso ma va governato, ed è compito delle istituzioni garantire una giusta e corretta linearità e circolarità delle informazioni in modo da rendere un servizi quanto più sereno al territorio".
Al vertice hanno preso parte i Prefetti della Calabria, il Dirigente del Dipartimento Tutela della Salute della Regione, il Dirigente della Protezione civile regionale ed i vertici delle Aziende ospedaliere di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria, i Questori ed i Comandanti regionali e provinciali dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i Comandanti provinciali dei vigili del fuoco ed il Direttore regionale facente funzioni dei vigili del fuoco, il Direttore della Direzione marittima regionale, il direttore dell'Usmaf-Sasn, il Comandante militare Esercito Calabria, il Comandante del secondo Reggimento Aves Sirio, il Dirigente della VI^ Zona della Polizia di frontiera di Napoli, il Dirigente della Polizia di Frontiera aerea di Lamezia Terme (g.r.)
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